I tesori del Fai piccoli gioielli tutti da scoprire

di Gaia Rau
Due giornate alla scoperta di alcuni degli angoli della Toscana più preziosi, suggestivi e inesplorati. Tornano oggi e domani, dopo lo stop imposto dal Covid, le “Giornate di primavera” del Fai, il Fondo per l’ambiente italiano. Tante le visite guidate e le aperture straordinarie proposte nei due giorni, tutte accessibili solo su prenotazione e con un contributo minimo di 3 euro a persona: si va da un gioiello dell’architettura orientalista, chiuso da oltre trent’anni, come il castello di Sammezzano a Reggello ( dove però i 900 posti disponibili sono andati esauriti nel giro di poche ore dall’apertura delle prenotazioni, mandando il sistema in tilt) fino a Villa Castelletti a Signa, residenza storica immersa in un parco da dodici ettari. E ancora, a Firenze, lo Student Hotel di viale Lavagnini, ospitato nell’ex Palazzo del Sonno un tempo di proprietà delle Ferrovie e scrigno oggi di interessanti opere di street- art, con la sua terrazza panoramica dalla vista ineguagliabile sulla città. In provincia di Prato, tour nel borgo di Montepiano ( Vernio) e nella fabbrica tessile Beste di Cantagallo, mentre a Pistoia si potranno scoprire la fortezza Santa Barbara e la terza cerchia muraria, la cittadina di Lizzano Pistoiese tra murales e antiche pievi, villa Magnani a Pescia e la stazione vecchia di Montecatini Terme.
Ancora, a Pisa, la basilica romanica di San Piero a Grado, una passeggiata nei luoghi di Leopardi e le mura etrusche della Guardiola, a Volterra. A Livorno, un percorso dedicato all’acqua nell’area dell’acquedotto leopoldino mentre, nel lucchese, si potrà scegliere fra il borgo di Castiglione Garfagnana, una culla del design italiano come l’azienda Martinelli Luce o il teatrino di Vetriano a Pescaglia, inserito nel Guinness dei primati come il più piccolo al mondo. E poi, nel senese, Torre e Casa Campatelli a San Gimignano e il borgo medievale di Radicondoli; ad Arezzo una passeggiata lungo il fiume Castro e a Follonica (Grosseto) un itinerario dedicato a ” Visioni granducali fra ferro, ghisa, mare e natura”.
Non manca infine, a Massa, un luogo carico di suggestione come il treno-ospedale Centoporte, uno dei quaranta adibiti al trasporto dei feriti nella seconda guerra mondiale, che è stato anche set nel 1996 del film premio Oscar di Anthony Minghella Il paziente inglese.
Sul sito fondoambiente. it tutte le informazioni e l’elenco completo dei luoghi da visitare con posti ancora disponibili.
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