I negozianti insistono: “Subito zona gialla”

Per domani incontro con Giani, chiedono un’ordinanza che forzi i divieti imposti dal governo La folla riempie le strade dello shopping. Nardella: ” Fate acquisti mirati e non assembratevi”
di Ernesto Ferrara
Assedio a Giani. Infuriate e pronte ad azioni di protesta, le categorie economiche chiedono e ottengono un incontro col governatore per domattina nel suo ufficio: «Dobbiamo trovare il modo di aprire. Se il governo non ci mette subito in zona gialla sia la Regione a forzare la mano e a fare un’ordinanza come l’Abruzzo » invocano i vertici toscani di Confcommercio e Confesercenti. Non è una strada che il presidente esclude del tutto. Ma non è il momento di parlarne, spiega ieri il governatore ai suoi, ribadendo di credere ancora nell’interlocuzione col Ministero della salute e l’Iss perchè la riunione della Cabina di regia venga anticipata a metà settimana: « Siamo arancioni ancora per poco, ormai mancano pochi giorni, forse ore, a diventare zona gialla » si sbilancia non a caso a Pistoia ieri sera.
Non è la tesi che trapela dall’Istituto superiore di sanità, dove sono convinti che anticipare il monitoraggio del contagio sarebbe impossibile dato che prima di venerdì le Regioni non trasmettono i dati. Ma Giani insiste: stamani trasmetterà al ministro Speranza e all’Iss un dossier in 5 punti per chiedere un riposizionamento della Toscana insistendo sui 550 nuovi posti Covid, sul tracciamento, sul tasso di contagi sotto controllo, sull’organizzazione già in corso per la campagna vaccinale anti Covid. « Spero di essere ascoltato. Se ci fanno arrivare in zona gialla domenica prossima rischiamo di avere ancora più caos in quella giornata e questo al ministero lo spiegherò » insiste e rilancia il governatore con cui si schiera il sindaco di Bagno a Ripoli e presidente di Ali Toscana Legautonomie Francesco Casini, pur ribadendo che « è necessario non abbassare la guardia ».
In effetti è un altro assalto a colpire, in queste ore: quello ai centri storici per lo shopping natalizio. Le foto di piazza Duomo, via Calzaiuoli, Tornabuoni e Gioberti piene di gente ieri rimbalzavano sui social creando polemiche e indignazione. Le immagini raccontano di negozi più attenti a filtrare gli ingressi ed altri dove si sono creati assembramenti, Vigili, polizia e carabinieri in campo per i controlli, ma niente multe: « Mascherine diffuse e distanziamento rispettato. Solo al mercato delle Cascine c’è stato un filtraggio all’ingresso» raccontavano ieri sera dalla polizia municipale fiorentina. E anche nel resto della Toscana c’è stato caos sui corsi principali del commercio, da PIsa a Lucca. «Nessuno vuole impedire di comprare i regali di Natale, ma dai comportamenti di ciascuno dipende il futuro di tutti. Evitiamo rischi inutili, siamo responsabili. Dobbiamo tutti organizzarci, facciamo acquisti mirati nei negozi evitando affollamenti e passeggiate » l’appello del sindaco Dario Nardella su Facebook. Ma c’è chi è più severo. E sembra non gradire anche il messaggio di Giani: « Così non va. Serve responsabilità di tutti, cittadini e istituzioni. Basta polemiche, basta messaggi sbagliati, basta superficialità » attacca su Facebook il sindaco Pd di Campi BIsenzio Emiliano Fossi postando una foto di piazza Duomo strapiena a Firenze. Il fronte dei commercianti ribolle. Stamani i ” Ristoratori Toscana” di Pasquale Naccari manifesteranno alle 11 davanti alla sede della Regione di piazza Duomo « per chiedere al presidente Eugenio Giani di andare a Roma e chiedere aiuti che coprano il 100% delle perdite subite ». Confesercnti e Confcommercio chiedono lo stop alle tasse, fronte su cui Giani ritiene però di avere le mani legate sul fronte regionale, anche per la sola Irap: « Con tutte le spese sanitarie che abbiamo avuto… ». «La situazione delle nostre attività commerciali e del turismo, tutte, nessuna esclusa, è tragica. Forse a Roma non lo hanno capito, ma ogni giorno perso per noi è drammatico » scrivono direttori e presidenti delle due categorie Franco Marinoni e Alberto Marini, Claudio Bianchi e Aldo Cursano. Nel documento mandato a Giani chiedono 5 cose: ritorno immediato in zona gialla anche con ordinanza regionale; risarcimento dei danni causati, cancellazione tasse 2020, rating bancari 2019 e stop agli sfratti.
Firenze – la Repubblicafirenze.repubblica.it