I matrimoni dell’assessore

di Pierluigi Piccini

 

Più che un assessore sembra essere un prestigiatore. Se i numeri sul turismo sono negativi, se le attività commerciali chiudono e gli albergatori si lamentano, ecco che Tirelli trova il modo di dimostrare l’indimostrabile. E se la Regione Toscana, dal relais di Bagnania, snocciola i numero del turismo “wedding, lui si prende i meriti e rivendica il suo solito cavallo di battaglia, il convention bureau. Da bravo prestigiatore ha scelto nomi inglesi per confondere acque dove inevitabilmente, raccoglierebbe poco. I matrimoni dei vip che si augura Tirelli si svolgono, appunto, a Bagnaia come in altri relais dove le centinaia di ospiti che arrivano da ogni parte di del mondo possono beneficiare, in un solo luogo, di cappella privata, spa, piscine, ristorante, suite lussuose, oltre ai paesaggi del Chianti o delle Crete senesi, senza contare la privacy. Quanti sportivi, imprenditori, attori che si sono sposati in provincia di Siena, l’hanno fatto effettivamente utilizzando la sala del Mappamondo o le altre sale del Comune, o i ristoranti e gli alberghi cittadini? Incurante dell’evidenza va avanti, il nostro assessore, perché per lui conta applicare gli standard: quello che c’è altrove, lui lo copia. Copia da Arezzo il mercatino natalizio, mette trenini e ruote girevoli che si trovano ovunque, aggiunge lo street-food perché ormai lo trovi anche nei paesini di provincia, moltiplica bancarelle e mercatini. Sulle attività culturali si fa anche prima: si comprano le mostre e gli eventi di altri, elargendo soldi altrove e sminuendo le capacità di produzione culturale cittadina. Si gioca con le perline, che vengono rivendute, con enfasi sulla stampa, come diamanti.