“Gli Uffizi 2 nelle ex officine delle Fs” La proposta per il nuovo polo museale

L’idea di Nardella: ospitare nelle Ogr una parte delle opere conservate alle Gallerie Il bando per l’acquisto prorogato a novembre
di Alessandro Di Maria
L’idea l’ha lanciata il sindaco Nardella. Realizzare nelle ex Officine grandi riparazioni di Ferrovie un grande polo culturale. In modo da trovare un’altra sede a quelli che sono già stati ribattezzati gli ” Uffizi 2″. Una nuova casa dopo quella già proposta da Eugenio Giani nella villa di Careggi e subito accolta dallo stesso sindaco fiorentino. In modo da creare un grande polo culturale tra centro storico, Cascine e Manifattura Tabacchi, per un’area che si trova in una posizione assolutamente strategica della città, a ottocento metri dalla stazione Santa Maria Novella, a un chilometro dal Duomo e a circa dieci minuti di distanza dall’aeroporto. « Verificheremo con il Ministero dei Beni culturali – hanno spiegato Nardella e l’assessora all’Urbanistica Cecilia Del Re – la nostra idea di accogliere in un immobile delle Officine Grandi Riparazioni parte del patrimonio contenuto nei depositi degli Uffizi, ampliando l’offerta di eventi e mostre temporanee. L’atto approvato dalla giunta comunale va nella direzione di dedicare a questo intervento parte della somma di 14 milioni di euro, che l’operatore deve mettere a disposizione del Comune a titolo di extra standard » .
Il discorso però è complesso. Le Ogr sono di proprietà di Ferrovie dello Stato Sistemi Urbani: dismesse nel 2006, la proprietà ha proposto in vendita il bene nel 2016, nel 2017 e nel 2019 e in tutte e tre le occasioni non sono pervenute offerte valide. Ora il nuovo bando che è stato prorogato fino al 20 novembre ( la scadenza originale era prevista per il 26 ottobre): « Abbiamo voluto anticipare gli indirizzi di recupero – proseguono sindaco e Del Re – connotando anche di cultura la nuova vita di quest’area, in continuità con il Teatro dell’Opera e con la trasformazione della Manifattura Tabacchi, con la previsione all’interno dell’area di un nuovo grande attrattore culturale » . Un modo per rendere ancora più appetibile tutto il complesso e attrarre così possibili investitori disposti a spendere una cifra comunque molto consistente.
La base d’asta è infatti di 11,7 milioni, mentre l’attuale pianificazione attribuisce una superficie utile lorda ( Sul) massima di progetto di 54.000 mq (tutta l’area ne misura 80.000), con molteplici destinazioni d’uso tra cui residenziale comprensivo degli esercizi commerciali di vicinato ( 60%), commerciale per medie strutture ( 9%), turistico- ricettiva ( 15%) e direzionale/ studentato e attività private di servizio ( 16%). È prevista una flessibilità del mix di destinazioni pari al 20% della Sul complessiva. All’interno dell’ambito della trasformazione delle aree sono previste: una tramvia al posto dell’attuale ferrovia, una nuova viabilità, aree a verde attrezzato, percorsi ciclopedonali e connessioni con il Parco delle Cascine, che favoriranno lo sviluppo di relazioni di vicinato e costituiranno un’adeguata transizione tra la città e il parco. « Il recupero del grande immobile ex Ogr di proprietà di Ferrovie dello Stato, abbandonato dal 2006 – hanno concluso Nardella e Del Re – assume un ruolo sempre più importante per restituire dignità a una parte della città di grande pregio per la sua localizzazione, accessibilità prevista con linea ferroviaria in tramvia e prossimità al parco delle Cascine. Un luogo da progettare per diventare il primo quartiere post Covid, con un insediamento abitativo che dovrà necessariamente rispecchiare le riflessioni in corso per una città improntata alla sostenibilità » .
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