Gli amici pittori ospiti del collezionista

Museo della Città

 

 

L’arte del Novecento in mostra a Pienza su proposta del Comune della cittadina che Leone Piccioni (Torino, 1925-Roma, 2018) aveva scelto come «luogo dell’anima». Fino al 10 gennaio nel Museo della Città (ufficioturisticodipienza.it), Mio vanto, mio patrimonio, come ha raccontato Anna Gandolfi («la Lettura» #456 del 23 agosto), è curata da Piero Pananti e da Gloria Piccioni, figlia del critico letterario. A precisazione del titolo è aggiunta la dicitura «La visione di Leone Piccioni» per indicare che quel Novecento in pittura fu scelto dall’intellettuale-collezionista nei quadri alle pareti di casa. Novantacinque opere: Basaldella, Bianco, Burri, Capogrossi, Carrà, Ceroli, De Pisis, Dorazio, Fautrier, Fontana, Formichi, Fioroni, Gentilini, Grosz, Guttuso, Guarienti, Maccari, Mafai, Manzù, Marcucci, Morandi, Morlotti, Paolucci, Rosai (sopra: Muro, 1953) , Sbarluzzi, Schifano, Sciltian, Sutherland, Venturi. Un viaggio tra «le affinità elettive che legarono il critico a quei pittori che furono spesso anche suoi amici». (marisa fumagalli)

 

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