‘Forme Instabili’ dell’arte Trasformazione e creazione

A SPAZIOSIENA FINO AL 27 GENNAIO

‘FORME instabili’ è il nuovo format artistico a SpazioSiena. Le curatrici Stefania Margiacchi e Alessia Posani, sviluppando le relazioni con artisti di nuova generazione, hanno invitato Guglielmo Castelli, Torino 1987; Domenico Laterza, Milano 1988; Davide Mancini Zanchi, Urbino 1986. L’accostamento espositivo esprime le relazioni velate tra le diverse opere, in un percorso in cui sono evidenziate le diversità, ma sottilmente caratterizzate da echi e richiami. La transitorietà caratterizza i disegni di Guglielmo Castelli. Gli elementi, corpi umani, animali, piante, non sempre sono chiaramente individuabili; formano una micro-realtà magica e fluida, i cui componenti si evolvono, superando i confini che li allontano ed integrandosi. Domenico Laterza presenta scultore composte da stratificazioni di oggetti già finalizzati ad altre destinazioni. Gli elementi sono sottratti alla quotidianità, plasmati secondo forme sinuose che rivelano un nuovo potenziale estetico. Sono gli oggetti di uso comune quelli che ispirano maggiormente Davide Mancini Zanchi. Nella sua ricerca, s’individuano diverse linee di indagine che convergono nello spazio aperto di un suo ‘quadro’: un territorio inteso nella sua accezione più articolata, come luogo per interventi differenti che assorbono linguaggi plurali. «In ‘Forme Instabili’ i tre artisti con le loro opere – spiegano Stefania Margiacchi e Alessia Posani – attuano processi di decontestualizzazione. Isolando elementi d’uso quotidiano o ricostruendo nuovi scenari con frammenti del reale, plasmano e trasformano. Si attuano dei lavori di metamorfosi, come nella pratica pittorica di Castelli dove l’evoluzione si concretizza sia con i passaggi dai paesaggi ai corpi, come nella tecnica pittorica. Laterza nel suo lavoro anima gli oggetti lasciando che questi interagiscano tra loro; Mancini Zanchi rivisita alcuni archetipi dell’arte aprendone i confini verso il valore d’uso, in una dialettica fra tradizione aulica della storia dell’arte e l’iconografia popolare». SpazioSiena è in via Fontebranda 5. Fino al 27 gennaio.

Antonella Leoncini