Per la seconda volta in due giorni, Italia Viva vota insieme alle destre. I numeri per mandare in minoranza il governo, però, non ci sono di nuovo e anzi, questa volta il divario a favore di chi sostiene l’esecutivo è persino maggiore di due giorni fa: nelle commissioni congiunte Affari costituzionali e Bilancio della Camera il cosiddetto lodo Annibali ottiene 40 voti al fronte di 49 contrari. Non passa perciò l’emendamento renziano al Milleproroghe che riportava le regole sulla prescrizione alla riforma Orlando, annullando cioè gli effetti della riforma Bonafede. Sulla proposta di Italia Viva, firmata dalla deputata Lucia Annibali e dall’ex 5 Stelle Catello Vitiello, avevano espresso parere favorevole Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, che in effetti hanno votato per la sua approvazione in Commissione. Più che per la propria comunione di intenti con la destra, però, Italia Viva grida allo scandalo per la vicinanza tra Pd e 5 Stelle: “La scelta del Pd di votare contro la legge Orlando e mantenere la legge Bonafede-Salvini è la dimostrazione che il Pd è diventato un partito giustizialista. Votando contro il lodo Annibali il Pd diventa grillino e tradisce la stagione riformista e il garantismo”. Per il momento Matteo Renzi incassa, ma ammette che la partita non è chiusa: “Alla Camera hanno i numeri loro: 1 a 0 per i giustizialisti. Vediamo tra due mesi come finisce al Senato…”. In effetti a Montecitorio la conta è andata peggio rispetto al giorno precedente, quando la proposta del Radicale Riccardo Magi per sospendere la Bonafede fino al 2023 aveva ottenuto 42 voti contro i 44 della maggioranza: “L’opposizione perde pezzi – esulta il dem Nicola Oddati –, è finita la sceneggiata”. Ma il tema si riproporrà a Palazzo Madama, dove i numeri del governo sono molto più risicati. Qui oggi la Commissione Giustizia verificherà l’ammissibilità di un emendamento a firma della forzista Fiammetta Modena che chiede, ancora una volta, di eliminare le norme della Spazzacorrotti sulla prescrizione.

Ad andare ben oltre le divisioni politiche, però, sono alcuni insulti personali ricevuti dalla Annibali sui social. Per tutto il giorno infatti alcuni utenti hanno offeso la deputata inneggiando persino a Luca Varani, l’ex fidanzato che la sfregiò con l’acido.

Per la renziana sono arrivati messaggi di vicinanza da tutte le forza politiche: “Le offese rivolte alla deputata Lucia Annibali sono vergognose e ingiustificabili – ha scritto su Twitter il 5Stelle Vito Crimi –, non possiamo ammettere una tale disumanità”. Così anche i dem Emanuele Fiano ed Enrico Borghi: “La conosciamo come donna forte e preparata e siamo sicuri che non saranno certo questi attacchi vigliacchi a intimorirla. Resta lo sconcerto per parole tanto crudeli”.