È un caso il video della Ceccardi Malta ribatte: falsità sui profughi.

Il sindaco leghista: qui niente clandestini, scaricati in Italia. Il sindaco di La Valletta: propaganda

Giulio Gori

 

Susanna Ceccardi, il sindaco leghista di Cascina, va in vacanza a Malta e fa arrabbiare tutta l’isola. Compreso il sindaco della capitale La Valletta, Alexiei Dingli. Il tema è l’immigrazione che, secondo l’esponente toscana della Lega, non toccherebbe la piccola isola del Mediterraneo.

Ceccardi, nel pieno centro storico di La Valletta, non vedendo attorno a sé alcun immigrato, gira un video col suo cellulare e lo pubblica su Facebook: «Buongiorno da La Valletta, quello che vedete alle mie spalle è il palazzo del governo di Malta. Girando per le strade di quest’isola non vedrete neanche un profugo o un immigrato clandestino — dice — È qualche giorno che son qua, mi sono girata intorno, ho parlato con le persone e mi hanno detto che di profughi e immigrati clandestini non se ne vedono, semplicemente perché l’Europa ha scaricato il barile dell’immigrazione sull’Italia».

Sui social e sui giornali locali, i maltesi si ribellano: «bugiarda», viene scritto in più di un commento. Ora, al Corriere Fiorentino , è il sindaco di La Valletta, la capitale di Malta, che interviene per smentire le affermazioni di Susanna Ceccardi: «Le statistiche ufficiali dell’Unione europea, che sono appena state pubblicate (19 aprile 2018) da Eurostat, mostrano chiaramente che Malta nel 2017 ha ottenuto il quarto maggior numero di richieste di primo asilo rispetto alle dimensioni della popolazione. E questo è successo anche negli altri anni — dice Alexiei Dingli — Altri Paesi che sono molto più grandi di noi ne hanno avute molte meno. Solo per fare un esempio (basato su un rapporto per milione di abitanti) per ogni 3 migranti che Malta ha preso, l’Italia ne ha 1. La differenza è abbastanza sproporzionata se si considera che l’Italia è 950 volte più grande di Malta».

Nei giorni scorsi, il ministro italiano dell’Interno, il leader leghista Matteo Salvini, aveva più volte parlato di un piano per deviare i barconi degli immigrati e «fare rotta verso Malta», accusandola di non collaborare alle politiche d’accoglienza. Ma il piccolo arcipelago (grande una volta e mezzo l’Isola d’Elba), prima frontiera europea nel Mediterraneo di fronte alla Libia, non ci sta a far la parte di chi si disinteressa della questione immigrati: «Il problema delle migrazioni è reale, non solo per Malta, ma per l’intera Unione Europea. E non dovrebbe essere preso con leggerezza — aggiunge il sindaco Dingli, che se la prende con i populismi e con chi affronta il tema con posizioni tranchant — Le dichiarazioni radicali che non sono basate su elementi concreti servono solo a confondere i sentimenti popolari e nient’altro. Prima di rilasciare tali dichiarazioni, esorto tutti a visitare i centri aperti o le località come Marsa, che affrontano enormi sfide ogni giorno». Dingli fa l’esempio di chi «chiuso in una stanza senza finestre non può vedere il sole e per questo dice che il sole non esiste: premesse sbagliate portano a conclusioni false».

Il sindaco di La Valletta si fa testimone di un punto di vista diverso a quello della Lega, pur riconoscendo che a farsi carico del fenomeno immigrazione dovrebbe essere l’Europa e non i singoli Stati: «Non credo che questo sia un problema che Malta o l’Italia debbano risolvere da soli, ma una questione dell’intera Unione europea — spiega — Non dimentichiamo che quando parliamo di migranti, stiamo parlando di vite umane. Ogni vita è preziosa e dobbiamo fare del nostro meglio per preservarla. Teniamo presente che mentre i nostri politici discutono all’infinito nei loro confortevoli palazzi, la gente sta morendo». Dingli conclude con una provocazione: «Sono sicuro che se i nostri politici organizzassero uno dei loro vertici in una delle barche dei migranti, in mezzo al Mediterraneo, troverebbero una soluzione in pochissimo tempo».

 

Fonte: Corriere Fiorentino: https://corrierefiorentino.corriere.it/