Le mostre
Il festival propone circa 30 mostre, alcune di produzione propria come Atelier d’artista di Franco Vaccari, nel Complesso Culturale San Paolo (nella foto, dettaglio dell’installazione Artist’s Atelier , Casa del Giorgione, 1996). E ancora: una dedicata a Cesare Leonardi, una di xilografie di Georg Baselitz, una personale di Giuliano della Casa, la street art di Eron e un’installazione di Mario Nanni. Talento e formazione saranno il tema del progetto curato da Sky Arte e Fondazione Fotografia. Le forme grafiche sono il tema della mostra Maurizio Osti. Artista di caratteri, anche (Modena, Palazzo dei Musei). Delle caratteristiche della scrittura si occupa Scrittura. Un carattere permanente (Modena, Archivio Storico).
Le arti applicate sono il cuore della mostra e dei laboratori nei Musei Civici. Rose di pietra e di seta. Un percorso tra artigianato e arte , a cura del Museo Civico d’Arte. Nella mostra
di Flavio Pellegrini Tra vista e tatto,
opuscoli e libri dimostrano come l’incisione sia una tecnica «seriale», perché consente realizzazioni multiple, ma ancora capace di restituire la meraviglia del pezzo unico (Modena, Galleria d’Arte La Darsena). La collettiva di Clerici, Manfredda, Turuani, Fare e disfare. L’umana epopea delle trame presenta 10 opere bi e tridimensionali, scultoree, installative e pittoriche, tutte dedicate al gesto arcaico dell’intrecciare (Modena, Galleria ArteSì). All’unicità di un soggetto riprodotto all’infinito è dedicato
il lavoro di Arrigo Monzani, di cui la mostra Soggetto unico propone allo spettatore 40 opere inedite (Modena, GATE26A). Claudia Marini, in Passaggi di forme. Mosaici e collage in divenire propone un’opera fatta
di tessere inchiostrate e vecchi centrini. Infine La bottega della prospettiva. Un percorso nella Perspectiva Artificialis ci porta in un’epoca nella quale l’operare
di artigiani, ingegneri, scienziati e artisti risultava indistinguibile e la mostra
Graziella Navaretti Bartolini. Giovanna Frova. Favolose storie classiche. Calcografie e calligrafie introduce il mondo di Fedro ed Esopo (Biblioteca Delfini). r. ev.
Le arti applicate sono il cuore della mostra e dei laboratori nei Musei Civici. Rose di pietra e di seta. Un percorso tra artigianato e arte , a cura del Museo Civico d’Arte. Nella mostra
di Flavio Pellegrini Tra vista e tatto,
opuscoli e libri dimostrano come l’incisione sia una tecnica «seriale», perché consente realizzazioni multiple, ma ancora capace di restituire la meraviglia del pezzo unico (Modena, Galleria d’Arte La Darsena). La collettiva di Clerici, Manfredda, Turuani, Fare e disfare. L’umana epopea delle trame presenta 10 opere bi e tridimensionali, scultoree, installative e pittoriche, tutte dedicate al gesto arcaico dell’intrecciare (Modena, Galleria ArteSì). All’unicità di un soggetto riprodotto all’infinito è dedicato
il lavoro di Arrigo Monzani, di cui la mostra Soggetto unico propone allo spettatore 40 opere inedite (Modena, GATE26A). Claudia Marini, in Passaggi di forme. Mosaici e collage in divenire propone un’opera fatta
di tessere inchiostrate e vecchi centrini. Infine La bottega della prospettiva. Un percorso nella Perspectiva Artificialis ci porta in un’epoca nella quale l’operare
di artigiani, ingegneri, scienziati e artisti risultava indistinguibile e la mostra
Graziella Navaretti Bartolini. Giovanna Frova. Favolose storie classiche. Calcografie e calligrafie introduce il mondo di Fedro ed Esopo (Biblioteca Delfini). r. ev.
Corriere della Sera – 12/09/2017 pg. 45 ed. Nazionale