LETTERA SEMI-APERTA ALL’ ON. BERSANI

di Paolo Micciche
Questo è il padiglione di terapia intensiva Covid dell’Umberto I a Roma, chiamato non a caso Container. Non sappiamo se sia peggio o meglio di un reparto normale, fa solo po’ impressione vederlo così, come un corpo estraneo. L’uscita dell’altra sera di Pierluigi Bersani, che normalmente stimiamo per le sue posizioni, ci ha davvero sorpreso. Vorremmo fargli delle domande, sempre pronti a cambiare il segno della nostra provocazione, se convinti del contrario:
– non esistendo l’obbligo vaccinale per quale motivo si dovrebbe discriminare un malato di Covid non vaccinato rispetto ad un altro tipo di malato?
– volendo comunque optare per questo criterio quale allora potrebbe essere una classifica di priorità?
– Come inquadrare un fumatore incallito a cui l’ipocrisia di Stato permette di fumare pur con la scritta “nuoce gravemente alla salute?”. Che ne dice on. Bersani di aggiungere: “e attento che sei solo ottavo nella lista di priorità per la terapia intensiva!”
– In quale posizione metteremmo chi mangia e beve in modo smisurato e avesse guai cardio-circolatori o patologie del fegato? Dobbiamo essere noi a pagare con le tasse per i suoi vizi?
– Sicuramente chi fa parapendio poi, dovrebbe essere almeno penultimo. Si sa che è uno sport pericoloso e se vieni giù, perchè devo ricoverarti d’urgenza quando ci sono altri malati che non hanno sfidato così il destino?

– Ultimi invece metteremmo chi ha permesso la strage di Taranto oppure chi per decenni ha fatto finta di niente sull’Amianto, quando già da fine ‘800 scienziati indipendenti di tutto il mondo avevano messo in guardia sui suoi terribili esisti nel medio e lungo termine.

Io personalmente credo che si debba curare tutti – una volta che sono malati – senza chiedersi il perchè o il per come ci siano arrivati, promuovendo invece campagne di prevenzione e sensibilizzazione culturale che però vanno fatte a monte.
Anche se scalcagnato abbiamo un sistema di sanità pubblica universale e gratuito che corrisponde ad una visione solidaristica e di democrazia reale e che è uno dei vanti del nostro Paese. Teniamocelo stretto com’è, on. Bersani.