Dalì nella nuova mostra digitale immersiva ospitata in Santo Stefano al Ponte

Oltre la pittura viaggio digitale nella vita di Dalì
di Elisabetta Berti
Genio del Surrealismo, artista multiforme, icona pop. Ci sono tutte le facce di Salvador Dalì nella nuova mostra digitale immersiva ospitata in Santo Stefano al Ponte, oggi denominato Cattedrale dell’immagine, realizzata da Crossmedia group con la collaborazione della Fondazione Gala Salvador Dalì. Si intitola ” Inside Dalì” e riprende il ciclo di mostre multimediali che negli ultimi anni sono state dedicate a Monet e gli impressionisti, a Magritte, a Van Gogh. Di queste si riprende la formula: una proiezione a ciclo continuo a 360 gradi sulle pareti della chiesa, su una superficie di oltre 400 mq, dedicata alla vita e alle opere di Salvador Dalì. Un’installazione che grazie alle tecnologie digitali permette di immergersi nell’immaginario dell’artista catalano, anche quello meno conosciuto dal pubblico. Racconta Raffaele Nencini, responsabile editoriale di Crossmedia e curatore della mostra: «La sfida con cui ci siamo confrontati è stata far coesistere in una narrazione coerente le molte anime di Dalì: non solo il pittore ma anche il cineasta, il teorico, il romanziere, l’autore di libri di cucina, il grafico, il pubblicitario, il designer». Tutti aspetti di un talento poliedrico che “Inside Dalì” restituisce sia nell’ambientazione immersiva, sia nello spazio in cui è allestita una mostra più tradizionale e dove si trovano i dischi, i libri, una campagna pubblicitaria per le ferrovie francesi, ed un grande ciclo di cento xilografie originali ricavate dagli acquerelli che il pittore realizzò per la Divina Commedia in occasione del settecentenario della nascita di Dante Alighieri. Nel 1950 infatti l’Istituto poligrafico dello stato aveva commissionato a Salvador Dalì un ciclo di illustrazioni della Divina Commedia al quale l’artista lavorò per nove anni, producendo cento acquerelli che poi, nel 1960, furono esposti al Musée Galliera di Parigi. Il progetto originale non vide mai la luce, anche a causa delle polemiche scatenate dalla scelta di un artista spagnolo per una pubblicazione su Dante, ma nel 1962 l’editore fiorentino Mario Salani ripropose l’idea progettando con la casa editrice Arti e Scienza di Roma, un’edizione della Commedia in sei libri corredati dalle tavole di Dalí e con la supervisione scientifica di Giovanni Nencioni.
Oltre che per il pubblico degli appassionati di ambienti immersivi, la mostra è pensata per i giovani, spiegano gli organizzatori, per i quali video e tecnologie digitali sono i linguaggi più familiari. Ancora Nencini: «Il nostro è un modo per entrare nelle biografie degli artisti visualizzando i grandi capolavori che devono essere patrimonio di tutti. Le nostre mostre introducono il pubblico ad una conoscenza della storia dell’arte che non sempre va data per scontata».
“Inside Dalì” è la prima produzione dopo due anni di pausa per Crossmedia, e segna l’inedita collaborazione con Opera laboratori fiorentini a cui è stato affidato l’allestimento della mostra. Presente anche un catalogo edito da Sillabe. “Inside Dalì” proseguirà fino al 16 gennaio ( tutti i giorni ore 10-18, ingresso 13 euro).
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