di Pierluigi Piccini
Dopo aver abolito il pensiero unico, la maggioranza in Consiglio comunale è passata direttamente al Centralismo democratico. Anzi, si è andati persino oltre il principio leninista di “libertà di discussione e unità di azione”. Ormai tra i banchi della maggioranza vige la paura di esprimere un’opinione personale, con i consiglieri che votano compatti, persino per approvare un documento imperfetto. La vicenda è relativa all’approvazione dei comitati di quartiere. Gli annunciati malumori dentro i gruppi di maggioranza sono scomparsi di fronte a microfoni e telecamere. Per tre ore si è discusso senza sapere quali fossero le perplessità della maggioranza, qualcuno ha fatto intendere di non essere d’accordo, in molti hanno auspicato qualche cambiamento. Poi il sindaco ha detto di votare comunque a favore e tutti si sono allineati: dichiarazioni di voto unanimi, affermando una fideistica fiducia a Lui. Lunga vita al sindaco pro tempore De Mossi.