Dal Buy Food alla Fortezza

di Pierluigi Piccini

Nell’ultimo consiglio Comunale abbiamo assistito all’ingresso dei nuovi assessori. Ovviamente è tremendamente presto per esprimere delle considerazioni, tuttavia qualcosa è possibile dire per gli atti che li hanno visti protagonisti, o che avrebbero potuto vederli come tali. Mi riferisco alle questioni relative alla Biblioteca degli Intronati. Ci sarà tempo per il nuovo assessore alla cultura di intervenire sugli argomenti che lo riguardano, ma per ora non è classificabile. Cosa diversa per l’assessore al commercio e al turismo che si è trovata subito due belle gatte da pelare: lo spostamento del Buy food a Firenze e la mancanza di un progetto estivo per la Fortezza. Il tutto rinviato al 2023: quest’anno si farà quello che si può. Non possiamo certo rimproverare al nuovo assessore la mancanza di un lavoro preventivo con la Regione per la conferma dell’iniziativa sui prodotti di qualità del territorio che si catalizzava intorno al Buy food, ma è innegabile che la risposta che ha dato durante la seduta consiliare è solo burocratica, quindi poco soddisfacente. Per non parlare delle iniziative in Fortezza per l’estate 2022. L’assessore ha letto una nota di difficile comprensione nella quale non si capiva nulla delle motivazioni, per le quali non era stata rinnovata la concessione agli attuali gestori. Un intervento tutto incentrato su un “nuovo progetto” che dovrebbe partire con le associazioni di categoria nel 2023. L’affermazione “nuovo progetto” è stata ripetuta innumerevoli volte, un mantra, senza mai capire che cosa effettivamente significasse. Forse l’assessore al commercio che proviene da una di queste associazioni (Confcommercio) ha delle informazioni che a noi, al momento, non è dato conoscere. Non vorrei parlare di conflitto di interessi, del resto una situazione analoga, a parti rovesciate, si era verificata già nella stagione amministrativa precedente. Cambiano le alleanze politiche che reggono il Comune e cambiano i punti di riferimento negli organi intermedi della società senese. A parti invertite, si suona sempre la stessa musica. Però non mi ricordo se l’assessore della precedente giunta fosse anche nella Fises.