Codice Rocco.

Forse per la prima volta da quando ha sposato la causa 5 Stelle, Rocco Casalino oggi ha rimpianto i tempi del Grande Fratello, quando nella casa trasparente nulla poteva accadere che non fosse sotto i riflettori. Invece il grande fratello digitale, che rende indelebili messaggi scritti e vocali, lo ha costretto a passare una brutta giornata. Il suo messaggio colorito con il quale spiega ai cronisti la “linea” del Movimento contro i funzionari del ministero dell’economia – colpevoli a suo dire di non voler trovare 10 miliardi per il reddito di cittadinanza – ha provocato reazioni ufficiali e mal di pancia nascosti, come ci racconta Goffredo De Marchis.
Casalino, uomo di grande potere nella macchina della comunicazione messa in piedi dalla Casaleggio Associati (ben raccontata da Matteo Pucciarelli), è diventato un personaggio ingombrante, soprattutto negli ultimi giorni, quando è scoppiato anche il caso del suo stipendio.
Ma ufficialmente Casalino è pur sempre un portavoce e quindi dietro alle sue parole c’è, o dovrebbe esserci, il pensiero del premier Giuseppe Conte. E allora, alla fine di questa giornata velenosa, la domanda che resta in sospeso è quella posta dal direttore Mario Calabresi nel suo editoriale: caro premier Conte, lei si fida di Tria?