Ampia intervista a Carlo Calenda riportata dal Corriere della Sera a firma Daniele Manca
Il ministro: io in campo? Devo finire il mio lavoro Meglio avere i parametri Ue che le mance elettorali
Il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda vuole tenersi stretta l’etichet‐ ta di tecnico che sta imparando la politica: «Io in campo? Devo finire il mio lavoro. Serve un piano per il Paese con una squadra ampia. Renzi apra la fase della condivisione».
«Sulla questione deficit abbiamo discusso tanto in passato con Renzi». Carlo Calenda non si tira indietro. Ma da ministro dello Sviluppo economico sa che c’è di mezzo l’Europa. Il governo. La politica. Tirato per la giacchetta (più a destra che a si‐ nistra, sicuramente dal centro che vede in lui un possibile leader), ci tiene a marcare la differenza con gli altri esponenti politici.
Vuole tenersi stretta quell’etichetta di tecnico che semmai sta imparando la politica. E quando gli si chiede di Draghi, Marchionne, anche qui, marca le differenze. Misura le parole, le scrive, le legge. Vuole sentirsele ripetere. «Negli ultimi mesi in Italia, tutto diventa slogan, non dibattito costruttivo».
Sarà pure così ma sul deficit…