Apre a Rimini “Part”: l’arte contemporanea racchiusa in uno scrigno medioevale

Il nuovo museo allestito nei palazzi dell’Ardengo e del Podestà custodirà la collezione permanente di San Patrignano

ALL RIGHTS RESERVED

Immaginate un complesso monumentale da urlo: Palazzo dell’Ardengo e Palazzo del Podestà, punte di diamante della centralissima piazza Cavour di Rimini. Oltre il portone aulico un cuore di arte contemporanea che mette insieme Damien Hirst, Mario Schifano, William Kentridge, Emilio Isgrò, Michelangelo Pistoletto e altre decine di maestri dell’arte contemporanea. Questo è Part, il nuovo museo che unisce – in un progetto unitario la riqualificazione a fini culturali –  due edifici storici e la collocazione permanente dell’eclettica raccolta di opere d’arte contemporanea donate alla Fondazione San Patrignano da artisti, collezionisti e galleristi.

Le porte di Part – Palazzi dell’Arte Rimini si apriranno gratuitamente al pubblico per uno speciale weekend di inaugurazione: giovedì 24 settembre 2020 dalle ore 17.00 a mezzanotte e venerdì 25, sabato 26 e domenica 27 settembre 2020 dalle ore 9 sino a mezzanotte.

Il nuovo sito museale si colloca all’interno del complesso monumentale medievale costituito dal duecentesco Palazzo dell’Arengo e dal trecentesco Palazzo del Podestà, i due imponenti edifici contigui di grande rilevanza storica e architettonica che insieme a Palazzo Garampi, al Teatro Galli e alla Pescheria si affacciano sulla Piazza Cavour, cuore della città.

ALL RIGHTS RESERVED

All’interno di questo irripetibile contesto, interessato da un primo intervento di riqualificazione, troverà casa la Collezione della Fondazione San Patrignano, raccolta di opere donate di maestri dell’arte contemporanea del panorama italiano e internazionale in costante espansione, avviata nel 2017 con il coordinamento curatoriale di Clarice Pecori Giraldi.

Un restauro d’autore
Il restauro degli edifici è firmato dallo Studio AR.CH.IT guidato da Luca Cipelletti, che ha anche seguito la messa in scena e l’allestimento della Collezione di San Patrignano. Il progetto museografico segue e ricalca la natura eclettica della collezione come punto di forza e propone (grazie a un allestimento fuori dagli schemi) una fruizione del contenuto estremamente libera, non scandita da un percorso di relazioni storico-critiche tra le opere. All’interno di PART le opere sono protagoniste: della relazione con gli spazi medievali del Palazzo dell’Arengo e del Podestà, e della relazione con il visitatore. Per la parte di illuminotecnica, volta a valorizzare la collezione, unitamente alle architetture dello spazio, ci si è rivolti all’architetto e lighting designer Alberto Pasetti Bombardella.

L’esperimento di «endowment»

Quest’opera di riqualificazione artistico-culturale della città è stata resa possibile attraverso un intenso lavoro sinergico tra pubblico e privato sociale: l’intesa tra Comune di Rimini e Fondazione San Patrignano, grazie anche al prezioso contributo della Regione Emilia Romagna, ha permesso di dotare la città di un innovativo museo pensato per essere a un tempo occasione di avvicinamento all’arte contemporanea per il pubblico generale e strumento per valorizzare al massimo le donazioni ricevuti dalla comunità.

La raccolta d’arte contemporanea ospitata dal PART è il risultato, in continua crescita ed evoluzione, della prima grande iniziativa italiana di endowment su modello anglosassone: le opere della raccolta sono state donate alla Fondazione San Patrignano con atti che impegnano la Fondazione a non alienarle per un periodo minimo di cinque anni, contribuendo alla loro messa in valore rendendole visibili al pubblico; successivamente potranno essere cedute solo in caso di esigenze straordinarie della comunità per soddisfare prioritarie necessità degli ospiti in percorso di recupero dalla tossicodipendenza.

La raccolta è già oggi una ricca collezione contemporanea che riunisce artisti di grande valore come: Mario Airò, Vanessa Beecroft, Bertozzi & Casoni, Domenico Bianchi, Alessandro Busci, Emilio Isgrò, Giovanni Iudice, Loredana Longo, Claudia Losi, Iva Lulashi, Ibrahim Mahama, Agnes Martin, Igor Mitoraj, Davide Monaldi, Gian Marco Montesano, Yan Pei-Ming,  Francesco Vezzoli, Velasco Vitali, Silvio Wolf, Xiaongang Zhang. Per citarne davvero solo alcuni.

L’opera di David Tremlett

Il Part ospita anche un’opera site-specific dell’artista David Tremlett, realizzata con l’aiuto dei ragazzi della comunità San Patrignano che merita da sola la visita. Il pubblico avrà accesso al piano terra, primo piano e scalone monumentale di Palazzo dell’Arengo e alle sale del piano terra di Palazzo del Podestà. Le architetture medioevali dei palazzi entreranno in dialogo aperto con le opere contemporanee ospitate al loro interno, lungi dall’essere dei semplici contenitori, attiveranno delle inedite reti di significato che permetteranno al visitatore di vivere una esperienza unica, regalando inaspettati e inediti punti di vista. «L’apertura del Part – si è detto ieri a Rimini – è la consacrazione di un percorso creativo nato da un’intuizione che reinventa il rapporto tra pubblico e privato sociale, dando vita a un sistema virtuoso che apporta benefici all’individuo, alla città, al territorio e quindi alla collettività».

www.lastampa.it