Alitalia spegne i motori Per Ita un decollo da compagnia minore

Alle 22.05 da Cagliari a Roma l’ultimo volo del vecchio vettore, il nuovo parte domani con soli 52 aerei. Marchio, trattativa in corso per un accordo ponte
di Aldo Fontanarosa
ROMA – Avanti piano. Ita rispetterà la scadenza di domani 15 ottobre per il debutto nei cieli. Primo volo nazionale, un Milano Linate-Bari. Esordio internazionale con tre aerei da Milano a Bruxelles, tre da Milano a Parigi, due da Roma ad Amsterdam, tra gli altri. Ma la partenza della compagnia a controllo pubblico, una start up , sarà comunque prudente e faticoso.
I manager di Ita hanno volato – è il caso di dire – molto basso. Prevedono una ripresa del mercato solo nella primavera del 2022. In attesa di quella fiammata, al momento porteranno Ita in appena 16 aeroporti italiani (spicca l’assenza di Firenze), in 20 tra Europa, Nord Africa e Medio Oriente, in due intercontinentali (New York e Tokyo), con una flotta essenziale di 52 velivoli. Nel 2009, al suo esordio come azienda privata, Alitalia Cai aveva in pista ben 134 aerei.
Ita esordirà, quindi, con un perimetro d’azione più limitato rispetto a quelli disegnati da Alitalia nei suoi 75 anni di storia e finanche negli ultimi difficili mesi. Quest’estate, Alitalia è entrata nella fase forse più buia dell’amministrazione straordinaria, segnata poi dai ritardi nel pagamento degli stipendi ai dipendenti. Eppure, sospinta da una prima ripresa del turismo, ha organizzato alcune migliaia di voli su 94 destinazioni (26 in Italia e 68 nel mondo). Nel suo primo giorno, Ita organizzerà 191 voli (24 nazionali e 56 internazionali).
A frenare Ita è anche la scarsità di prenotazioni, nelle ore frenetiche che precedono il debutto. L’attesissimo volo di esordio – il Roma Fiumicino-Milano Linate di domattina alle 6:30 – è stato cancellato dal sito della compagnia. Ora il primo collegamento tra la Capitale e Milano è quello delle 8. Il sito di Ita, d’altra parte, funziona in modalità provvisoria, ed è labirintico e macchinoso. E alcune agenzie di viaggio, non sono neanche riuscite a vendere i biglietti consigliando ai potenziali clienti di Ita di comprarli in aeroporto.
Domani mattina, l’ad di Ita Fabio Lazzerini e il presidente esecutivo Alfredo Altavilla terranno una conferenza stampa (alle 11 e 30). I loro consulenti alla comunicazione hanno preparato due diverse cartelle stampa, identiche nei contenuti ma diverse nella carta intestata. Nella prima cartella, la nuova compagnia aerea viene chiamata Ita. Nella seconda, invece, Alitalia. Fino all’ultimo momento, Ita ha cercato di comprare il marchio Alitalia dai commissari straordinari della ormai ex compagnia. La trattativa diretta continuerà fino all’ultimo secondo, ma resta una differenza forte nella valutazione del brand. I commissari lo hanno proposto a 290 milioni, con il solo risultato di mandare deserte le aste. Invece Ita lo quota 50 milioni e confida sulle vistose difficoltà economiche di Alitalia. Dove solo ieri i commissari sono riusciti a pagare ai dipendenti (di Alitalia e della compagnia regionale Cityliner) la seconda metà degli stipendi di settembre. In attesa di una schiarita, Ita ha vestito a festa uno solo dei suoi 52 aerei, con la scritta “Born in 2021”. Tutti gli altri sono in arrivo da Alitalia e ne conservano il marchio sulle carlinghe. In queste ore, Ita e i commissari di Alitalia negoziano un accordo ponte che permetterebbe a Ita di usare il marchio Alitalia in via provvisoria.
Se Ita prepara il debutto per il 15 ottobre, Alitalia chiuderà la sua storia già oggi. L’ultimo volo è un Cagliari-Roma Fiumicino con partenza alle 22.05. Codice AZ 1586. Comandante Andrea Goia. Ma proprio in Sardegna Ita conosce una battuta d’arresto. La Regione ha assegnato alla low cost Volotea (Spagna) i collegamenti tra l’isola e il Continente, storicamente di Alitalia. Ita ha concorso al bando, ma Volotea ha avuto la meglio con ribassi fino al 41,6%.
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