Al momento ‘puntare sulle scienze della vita’ è un atto di fede, ma la domanda sociale?

di Pierluigi Piccini

Distretto delle scienze della vita, un mistero fatto di soldi, di promesse, di potere, di accademia, di politica. Una nebulosa che non si chiarirà neppure a dicembre quando usciranno i bandi per la richiesta dei finanziamenti, che qualcuno sta già utilizzando per candidarsi a Rettore di Siena a giugno: promesse. Domanda, ma quando sapremo i contorni precisi del progetto? Quando sapremo il ruolo che svolgeranno la farmaceutica di Firenze e di Pisa? Quando le amministrazioni, la politica, il sindacato si farà portatore della domanda sociale del territorio? O anche questa volta non si devono disturbare i manovratori, i “tecnici”, gli scienziati, quelli che sanno come si muove il mondo e sanno tenere i “rapporti” giusti? Al momento ‘puntare sulle scienze della vita’ (tre parole al posto di una: biologia) è solo una figura retorica, un mantra che si ripete come una verità di fede. È verità di fede lo è in assenza di pur semplici informazione su obiettivi credibili, vantaggi attesi e procedure chiare per ottenerli.  Giani mescola alla rinfusa istituzioni e imprese nel solito collage di “eccellenze’ che – ovviamente – ‘tutte insieme’ come nella processione del santo patrono dovrebbero concorrere ad accaparrarsi i provvidenziali benefici del PNRR. Non sarà forse richiesta un po’ più di professionalità? Da una parte, Infatti, quello del Presidente sembra un ammiccamento  per dire ai Senesi: “Coraggio! Avete perso il Monte ma ora abbiamo il rimedio”. Dall’altra, ricorda una prenotazione senza impegno, un cappello per occupare una sedia, secondo il sistema che solo quando arrivano ‘i soldi’ qualche progetto “politicamente” corretto si butta sempre giù in fretta. Comunque, in entrambi casi, un franco confronto – non ‘sedato’ in anticipo –  con la cittadinanza, i Senesi non lo meriterebbero? Magari, solo per sapere cosa comprendono ‘le scienze della vita’. Solo le applicazioni farmaceutiche o anche quelle agronomiche  e – perché no? – anche quelle ambientali? Biologia (e la sua versione applicativa Biotecnologia) sono termini – se non definiti strettamente  – sono termini ampi: è possibile includervi anche la trazione animale, l’ippica, e (come forma di erogazione di servizi) perfino il mestiere più antico del mondo!