Addio FM, la radio va in onda nel futuro

L’idea che in un futuro ormai non troppo lontano la radio non si ascolti più attraverso l’FM mi crea sentimenti contrastanti. Da un lato ci fa sentire (a noi che di questo viviamo) finalmente considerati come parte del nuovo mondo. Abbiamo visto arrivare mille nuove tecnologie (per gli altri) e noi eravamo sempre quelli dell’FM. Che nel dopoguerra aveva preso il posto dell’AM, regalandoci la qualità del suono con cui siamo cresciuti e potendo dire addio all’effetto Radio Londra. Quindi bene, ma che si potesse migliorare era evidente. Per i non addetti ai lavori, il limite del segnale in FM sta tutto nel suo viaggiare molto basso, per cui ogni collina, ogni piccola altura diventa un ostacolo insormontabile. In un paese come il nostro significa banalmente che per illuminare, per coprire decorosamente tutto il territorio ci vogliono centinaia e centinaia di impianti. Con costi enormi. E senza comunque impedire che tra vicini di frequenze non ci si pesti i piedi. Dire addio all’FM, qualunque sia la strada definitiva, vorrà dire fondamentalmente questo.

Vorrà dire però anche chiudere una pagina di storia, almeno per quelli come me che a metà degli anni settanta hanno cominciato a frugare tra l’88 e il 108 in cerca di voci, canzoni, storie. Quando si faceva la colletta per comprare il primo trasmettitore da 800 watt, quello che ti faceva sentire anche nei paesi del circondario. Erano gli anni raccontati nei Cento Passi e in Radio Freccia, con i dischi da comprare e non da scaricare, i pannelli delle uova come materiale fonoassorbente e gli orari organizzati in funzione degli impegni scolastici. Se in cinquant’anni tutto è cambiato, l’FM è ancora lì. Certo, ormai c’è l’RDS a trovare e a tenere le nostre frequenze preferite, e quando non siamo in auto sono le App a creare il contatto, ma la “sostanza” la fanno ancora le vecchie frequenze. Quelle che un tempo erano anche nel nome stesso della radio, cosa che per esempio negli Stati Uniti è ancora realtà. Ma lì, come in quasi tutto il mondo occidentale, le radio hanno soprattutto una valenza locale.

Vedremo.

 

Anzi, sentiremo. 

Ps: i miei due figli si chiamano Filippo e Michele. In quest’ordine. F e M. E giuro che me ne sono reso conto solo quando sono diventati grandi.

Pps: Il giorno in cui staccheremo la spina ricordiamoci di suonare FM degli Steely Dan, è una canzone bellissima.

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