A volte le parentele fanno brutti scherzi

Palazzo Patrizi Foibe di Franca Piccini Falorni

 

Siena,14 febbraio 2020

Al Presidente del Consiglio comunale di Siena
Dott. Marco Falorni
spm

OGGETTO: Sull’ennesimo mancato consiglio, anche per il “Giorno del Ricordo” dei caduti delle Foibe.

Caro Presidente,

come consiglieri dei Gruppi di minoranza nel Consiglio comunale di Siena, continuiamo, nostro malgrado, a registrare il difetto di programmazione dei lavori del Consiglio comunale e la modalità delle sue sedute, che non consentono la discussione delle interrogazioni e delle mozioni con il tempismo che serve, cui si unisce l’attività a singhiozzo delle commissioni.

Dopo che a dicembre avevamo ricevuto la programmazione delle sedute consiliari per questa prima parte dell’anno, il 4 febbraio abbiamo ricevuto la comunicazione dell’ennesimo spostamento del Consiglio comunale dal 13 febbraio al 17 febbraio, sebbene si trattasse della seduta in cui, tra l’altro, avremmo dovuto onorare il “Giorno del Ricordo”, che cade il 10 febbraio. E proprio nella predetta comunicazione del 4 febbraio, infatti, ci anticipava per il 17 che “in apertura dei lavori ci sarà la commemorazione per i caduti delle foibe”. Poi, però, lo scorso 13 febbraio arriva l’invito anche per i consiglieri a Palazzo Patrizi per l’incontro, il 17 febbraio, su “I martiri delle Foibe e l’esilio degli italiani Giuliano-dalmati”, mentre non è pervenuta la convocazione del consiglio comunale, prevista per quella stessa data.

Per il momento, infatti, si è compreso che il rinvio a data da destinarsi del Consiglio comunale previsto per il 17 febbraio sarebbe determinato dalla mancanza di affari da trattare all’ordine del giorno: come se le interrogazioni e le mozioni rinviate dal consiglio del 31 gennaio scorso siano affari “minori”.

Così, il Consiglio comunale è residuale e penalizzato nelle sue prerogative ed anche nel suo luogo, visto che si delocalizza anche la celebrazione della Giornata del ricordo a palazzo Patrizi.

Così, Caro Presidente, Le anticipiamo con dispiacere – e ci può credere – che non potremo accogliere il Suo invito a partecipare all’iniziativa di Palazzo Patrizi per il giorno17 febbraio, perché non possiamo accettare che questo incontro sostituisca il Ricordo in Consiglio comunale, che, anche se avverrà nella seduta a venire, a questo punto sarà davvero fuori tempo.

Caro Presidente, come ben comprende, con questa nostra nuova lettera, noi, prima che minoranza, consiglieri comunali, non rivendichiamo esclusive o primazie, ma solo di poter adempiere ai doveri che la Città ci ha assegnato con l’elezione, doveri di rappresentanza e di attività che – come nostro primo Riferimento – deve salvaguardare, per il bene del Comune e della Città.

La ringraziamo quindi per l’attenzione e Le inviamo i nostri Cordiali saluti
F.to I Consiglieri dei Gruppi di Minoranza al Consiglio comunale di Siena PD, PER SIENA ed IN CAMPO

 

 

Al Presidente del Consiglio comunale
Dott. Marco Falorni
Al Sig. Sindaco di Siena
Avv. Luigi De Mossi

Oggetto: Mozione dei Gruppi consiliari PD, PER SIENA e IN CAMPO perché il Comune promuova, in collaborazione con le Scuole superiori di Siena, approfondimenti scientifici sulla tragedia delle Foibe.
Premesso:
– che legge n. 92 del 30 Marzo 2004, al tempo del governo Berlusconi-Fini, ha istituito il “Giorno del ricordo” per le vittime delle foibe e dell’esodo degli italiani dall’Istria e dalla Dalmazia, fissando la data del 10 febbraio, lo stesso giorno che ricorda la firma del trattato di pace siglato a Parigi proprio il 10 febbraio 1947 dagli Alleati con l’Italia. Con l’istituzione del “Giorno del ricordo” si corre spesso il rischio di una memoria dei fatti di parte che non aiuta alla ricostruzione di una storia condivisa del nostro Paese;

– che ogni anno operatori politici, della comunicazione e della scuola si trovano a dover commentare i passaggi cruciali di una storia obiettivamente complessa come quella della frontiera adriatica nel ‘900. Nella miriade di voci è difficile trovare informazioni rigorose e sintetiche, mentre abbondano semplificazioni e deformazioni interpretative;

-che molte sono le domande che ancora meritano di essere approfondite e che richiederebbero un lavoro di ricerca mirato, sapendo che ancora una volta la storia è scritta dai vincitori, siano essi quelli fra la prima e la seconda guerra mondiale o quelli successivi. Questioni come: le foibe giuliane furono un atto di «pulizia etnica»? Le foibe furono un atto di genocidio? Le foibe furono una «resa dei conti»?
Le foibe furono la causa dell’esodo?
A proposito delle foibe, è giusto dire che gli italiani vennero perseguitati solo in quanto italiani?
É vero che gli infoibati vennero gettati negli abissi ancora vivi?
Le foibe avevano lo scopo di far fuggire gli italiani dalla Venezia Giulia?
É vero che nelle foibe vennero gettati anche donne e bambini?
Come furono accolti i tedeschi in Istria nell’autunno del 1943?
Fecero più vittime i fascisti italiani dopo la prima guerra mondiale o i comunisti jugoslavi dopo la seconda?
L’esodo fu indotto dalla propaganda del governo italiano?
L’esodo fu un atto di «pulizia etnica»?
Il regime comunista jugoslavo desiderava distruggere ogni forma di presenza italiana in Dalmazia, Fiume ed Istria?
Domande a cui è difficile rispondere sul piano politico, ma che richiedono approfondimenti e metodologie scientifiche, che solo le istituzioni specializzate in questi settori possono dare;

A fronte di tutto ciò,

Il Consiglio Comunale di Siena, nel rispetto della legge n. 92 del 30 marzo 2004, impegna il sindaco a promuovere, in collaborazione con le Scuole superiori di Siena, serie di incontri per le scuole superiori con relatori che diano ampie garanzie scientifiche, in modo da far luce su un periodo complesso come quello della frontiera adriatica nel ‘900.
Il Consiglio Comunale di Siena, impegnando il sindaco e la Giunta nel senso sopra descritto, intende promuovere in collaborazione con le scuole superiori della Città un’azione finalizzata alla costruzione di un “ricordo” condiviso, soprattutto per le nuove generazioni.

Gruppi Consiliari PD, PER SIENA e IN CAMPO