Qui di seguito pubblichiamo il documento che i gruppi di minoranza hanno messo a disposizione per il Consiglio Comunale relativo al Giorno del Ricordo.
Al Presidente del Consiglio comunale
Dott. Marco Falorni
Al Sig. Sindaco di Siena
Avv. Luigi De Mossi
Oggetto: Mozione dei Gruppi consiliari PD, PER SIENA e IN CAMPO perché il Comune promuova, in collaborazione con le Scuole superiori di Siena, approfondimenti scientifici sulla tragedia delle Foibe.
Premesso:
– che legge n. 92 del 30 Marzo 2004, al tempo del governo Berlusconi-Fini, ha istituito il “Giorno del ricordo” per le vittime delle foibe e dell’esodo degli italiani dall’Istria e dalla Dalmazia, fissando la data del 10 febbraio, lo stesso giorno che ricorda la firma del trattato di pace siglato a Parigi proprio il 10 febbraio 1947 dagli Alleati con l’Italia. Con l’istituzione del “Giorno del ricordo” si corre spesso il rischio di una memoria dei fatti di parte che non aiuta alla ricostruzione di una storia condivisa del nostro Paese;
– che ogni anno operatori politici, della comunicazione e della scuola si trovano a dover commentare i passaggi cruciali di una storia obiettivamente complessa come quella della frontiera adriatica nel ‘900. Nella miriade di voci è difficile trovare informazioni rigorose e sintetiche, mentre abbondano semplificazioni e deformazioni interpretative;
-che molte sono le domande che ancora meritano di essere approfondite e che richiederebbero un lavoro di ricerca mirato, sapendo che ancora una volta la storia è scritta dai vincitori, siano essi quelli fra la prima e la seconda guerra mondiale o quelli successivi. Questioni come: le foibe giuliane furono un atto di «pulizia etnica»? Le foibe furono un atto di genocidio? Le foibe furono una «resa dei conti»?
Le foibe furono la causa dell’esodo?
A proposito delle foibe, è giusto dire che gli italiani vennero perseguitati solo in quanto italiani?
É vero che gli infoibati vennero gettati negli abissi ancora vivi?
Le foibe avevano lo scopo di far fuggire gli italiani dalla Venezia Giulia?
É vero che nelle foibe vennero gettati anche donne e bambini?
Come furono accolti i tedeschi in Istria nell’autunno del 1943?
Fecero più vittime i fascisti italiani dopo la prima guerra mondiale o i comunisti jugoslavi dopo la seconda?
L’esodo fu indotto dalla propaganda del governo italiano?
L’esodo fu un atto di «pulizia etnica»?
Il regime comunista jugoslavo desiderava distruggere ogni forma di presenza italiana in Dalmazia, Fiume ed Istria?
Domande a cui è difficile rispondere sul piano politico, ma che richiedono approfondimenti e metodologie scientifiche, che solo le istituzioni specializzate in questi settori possono dare;
A fronte di tutto ciò,
Il Consiglio Comunale di Siena, nel rispetto della legge n. 92 del 30 marzo 2004, impegna il sindaco a promuovere, in collaborazione con le Scuole superiori di Siena, serie di incontri per le scuole superiori con relatori che diano ampie garanzie scientifiche, in modo da far luce su un periodo complesso come quello della frontiera adriatica nel ‘900.
Il Consiglio Comunale di Siena, impegnando il sindaco e la Giunta nel senso sopra descritto, intende promuovere in collaborazione con le scuole superiori della Città un’azione finalizzata alla costruzione di un “ricordo” condiviso, soprattutto per le nuove generazioni.
Gruppi Consiliari PD, PER SIENA e IN CAMPO