Il consigliere regionale Pd Bambagioni chiede una moratoria. L’assessora: “C’è una commissione che giudica”
michele bocci
La Toscana è la Regione con più robot chirurgici, e il loro numero sarebbe destinato ad aumentare. Il dato, e la spesa che produce, fa venire diversi dubbi a Paolo Bambagioni, consigliere regionale del Pd e vicepresidente della commissione sanità, che ha addirittura predisposto due atti. Il primo è un’interrogazione nella quale si chiedono i numeri ufficiali dettagliati ( tra i quali il fondamentale dato degli interventi svolti dai vari robot) e il secondo è una mozione, nella quale si chiede una moratoria sulla chirurgia robotica. « Valutiamo se ridurre il numero dei robot, prendendo in considerazione anche i nuovi ingressi sul mercato, e creiamo tre centri specializzati su cui far convergere gli interventi veramente necessari » , dice Bambagioni riferendosi anche al fatto che lo strumento chirurgico, ora prodotto da una sola azienda nel mondo, presto verrà messo a disposizione da altre, con relativo calo dei costi. L’assessora alla Salute Stefania Saccardi sottolinea al compagno di partito che « da due anni abbiamo messo in piedi una commissione di esperti che valuta l’appropriatezza e l’efficacia della chirurgia robotica nella nostraregione». In più « c’è una commissione sull’innovazione che valuta l’adeguatezza e l’idoneità delle strutture dove vengono sviluppate la varie attività. In questi anni non mi risulta un aumento del numero di robot, non capisco perché il consigliere Bambagioni se ne occupa adesso » . Sul fatto che la Toscana sia leader nella quantità di robot chirurgici non ci sono dubbi. In questo momento ne ha ben 11, contro ad esempio i 19 della Lombardia, dove però abitano oltre il triplo di persone, i 9 del Veneto e i 3 dell’Emilia-Romagna.
Non tutte le macchine da noi lavorerebbero al massimo delle loro possibilità (a Siena ad esempio praticamente è ferma). La Toscana, dice Bambagioni, spende oltre 27 milioni all’anno per la chirurgia robotica. « Degli 11 robot presenti – spiega – 10 sono operativi, così distribuiti: tre ciascuno a Careggi e Pisa, due a Siena, due a Grosseto ( uno operativo, uno per la formazione dei chirurghi), uno ad Arezzo. Di questi nove sono di proprietà, e due (uno a Pisa e uno ad Arezzo) sono stati noleggiati per otto anni con una determinazione Estar del 7 maggio 2018, per un ammontare di 9.296.000 euro. Determinazione che fa seguito a una gara che prevede un quadro economico di 18.592.000 euro, così da prevedere che nei prossimi mesi si potrebbe procedere ad un ulteriore noleggio che porterebbe il numero dei robot operativi da 10 a 12 » . Sul punto Saccardi spiega che la procedura è iniziata circa un anno fa e che i robot non si aggiungono ma ne sostituiscono due obsoleti. « Abbiamo fatto il noleggio con clausola risolutoria tra due anni proprio perché se c’è un allargamento del mercato possiamo andare a vedere se troviamo prezzi migliori».