MARIA CRISTINA CARRATÙ
Se è vero l’ Italia è piena di lettori deboli e debolissimi, per non dire inesistenti, non sarà perché nessuno li ha mai aiutati a scegliere il libro giusto? Dopo una lunga esperienza in una importante libreria, Elena Molini, fiorentina di 35 anni, se ne è convinta: «I potenziali acquirenti di un libro chiedono sempre consigli su come scegliere un titolo in base alle loro emozioni, che a volte dipendono anche dalla salute», spiega la giovane titolare della nuovissima Piccola Farmacia Letteraria di via di Ripoli 7 rosso, nuova formula di libreria che si propone di “curare” con titoli mirati, come se fossero medicinali, i più diversi stati d’animo, «solo che nessuno sa aiutarli». Da qui la decisione di sostenerli nella loro ricerca del titolo giusto, da regalare o da comprare per sé, con una nuova organizzazione dell’offerta sugli scaffali. Sei stato lasciato e vuoi consolarti? Sei triste e vuoi distrarti? Sei insonne, in crisi adolescenziale o di mezza età, in cerca di amicizie, troppo timido?
Soffri di solitudine, nostalgia, o magari sei malato, depresso, in menopausa, eccetera eccetera?
Entrando in via di Ripoli, una legenda guida verso scaffali di diversi colori che corrispondono, ognuno, a un ‘tema’ (in tutto circa 60), e dove appositi ‘bugiardini’ – di nuovo come sulle medicine – orientano verso il libro giusto, che si tratti di narrativa o di saggistica, di teatro o di poesia. Dalla Principessa che credeva nelle favole di Marcia Grad Powers per “curare” l’amore non corrisposto,
a Infinite Jest di David Foster Wallace per affrontare le dipendenze, dal Male oscuro di Giuseppe Berto a proposito di depressione, a Storia della mia ansia di Daria Bignardi per gestire l’ansia, a Il vecchio e il mare di Hemingway per riflettere, a
L’amica geniale di Elena Ferrante se il tema che sta a cuore è l’amicizia, a Venuta al Mondo di Margaret Mazzantini se il problema è la maternità mancata, fino a Armi, acciaio e malattie di Jared Diamond, ogni libro della Piccola Farmacia è catalogato anche in base a tre categorie, ovviamente ispirate alle medicine: “indicazioni” (a cosa serve), “posologia” (come e quando assumerlo, per esempio: tutto d’un fiato, assaporato con lentezza, in viaggio con le amiche), “effetti collaterali” (cosa può scatenare in chi legge). I lettori gradiscono, il tam tam sui social ha fatto centro e la farmacista-libraia si prodiga in consulenze. «I clienti si divertono ed escono soddisfatti, convinti di aver scelto a ragion veduta e non perché consigliati a caso o suggestionati dalla pubblicità», spiega Elena. Per invogliare il lettore ad una estensione della lettura, un po’ come avviene su Amazon, la titolare ha anche inventato una sorta di algoritmo, per cui a partire dal primo libro prescelto, ne vengono suggeriti altri tre collegati per genere, ambientazione e autore. E non poteva mancare una piccola comfort zone, dove sfogliare qualche pagina seduti a un tavolino, in collaborazione con la vicina Caffetteria Oz.