Una lettera da un vecchio amico.

Ho letto degli animalisti e il Palio.
Hai scritto qualcosa in merito?

I senesi non sono più quelli di una volta.

In altri tempi avrebbero invitato i rappresentanti degli animalisti europei, spiegato loro la cultura del Palio accompagnandoli a visitare le Contrade e i loro musei poi offerto loro cibi squisiti e anche, all’occorrenza,  stretto qualche legame conveniente con alcuni di loro, visto che spesso gli animalisti hanno provenienze altoborghesi.

E poi se questi si ostinavano nel voler fare la dimostrazione ogni contrada “metteva in piazza” una decina di giovani scelti che partecipassero alla sfilata animalista e facessero da “cuscinetto” nel bene e nel male alla manifestazione. Insomma un attento controllo e una strizzatina d’occhi agli altri contradaioli per la loro festa.

Lo sai io non ho mai partecipato al Palio con il dovuto entusiasmo, ma penso che non possa essere messo in discussione..

Che peccato che tutto il lavoro delle Feste del Sole con Falassi e i vari paesi del Mediterraneo, sia andato perduto.

L” Europa della cultura si sarebbe schierata con la festa senese.

I Senesi han sempre saputo vincere se non si sono trovati a combattere ( a parte, esausta dalle citazioni, la battaglia Montaperti) oppure hanno chiamato Guidoriccio da Fogliano ( proveniva da Reggio Emilia, chissà forse conosce i Maramotti?) o chi per lui.

Il problema attuale mi sembra proprio la mancanza di cultura e Siena sta correndo grossi rischi per la sua identità, ma quella vera: comincia a confondersi e forse è soltanto paura.
Tuo …