Una donna al vertice del Monte statale«Non devo rendere conto alla politica».

Siena: eletta presidente Stefania Bariatti, indicata dal Tesoro. Prenderà 90 mila euro l’anno

Silvia Ognibene

 

SIENA Doppia svolta per il Monte dei Paschi: l’assemblea di ieri ha sancito l’ingresso dello Stato come nuovo «padrone» della banca più antica del mondo e l’arrivo al vertice di una donna, Stefania Bariatti, per la prima volta nella storia della Rocca. Un arrivo a sorpresa perché, come ha osservato la stessa neo-presidente, «la rinuncia di Alessandro Falciai venerdì sera è arrivata all’improvviso, è stata uno choc». «Non devo rendere conto alla politica, io faccio il presidente della banca. E non è la prima volta che mi capita di essere la prima donna a ricoprire un ruolo di vertice prima affidato soltanto a uomini»: sorriso gentile e parole ferme, questo l’esordio al termine dell’assemblea di ieri e alla vigilia del primo Cda che sarà chiamata a presiedere, in agenda per venerdì. Si defila dal ritratto che la vuole «bipartisan», sottolineando piuttosto che dalla politica è distante per ruolo, e ringrazia il presidente uscente Alessandro Falciai — che per primo la candidò nella sua lista Millennium al tempo del suo ingresso nel capitale di Rocca Salimbeni — e il Tesoro che l’ha riconfermata e successivamente indicata come presidente, incarico per cui percepirà 90 mila euro lordi l’anno. «Ce la metteremo tutta per realizzare il piano, pur con le difficoltà che l’ad Morelli non ha nascosto — ha detto ancora la presidentessa — Ero già soddisfatta di essere stata confermata nella lista del ministero, a conferma del buon lavoro fatto». Laureata in giurisprudenza alla Statale di Milano, proposta tre anni fa da Silvio Berlusconi alla Corte costituzionale (dove non entrò perché le mancarono i voti dei Cinque Stelle), Stefania Bariatti insegna diritto internazionale a Milano ed è consulente dello studio legale Chiomenti . Dal 2013 è nel Cda di Astm e presidente di Sias, le holding autostradali del gruppo di Beniamino Gavio. Soddisfatto per la sua elezione si è detto anche il presidente della Fondazione Mps, Marcello Clarich, che ha affidato ad un sobrio e breve intervento il congedo da quella che una volta era la banca di Palazzo Sansedoni. Dopo aver ringraziato Alessandro Falciai, per il lavoro svolto ma soprattutto per «l’esemplare senso istituzionale che ha mostrato», Clarich ha detto che la Fondazione «ha vissuto una crisi ormai superata e per certi versi parallela a quella della banca: ha partecipato per quanto possibile anche agli ultimi aumenti di capitale, adesso auspica che possa proseguire il percorso di risanamento a beneficio dell’economia del territorio e continuerà a seguire con la massima attenzione l’evoluzione della banca negli anni a seguire, nell’interesse della comunità senese». La Fondazione da ieri è spettatrice dell’operato degli uomini dello Stato, ai quali è ufficialmente passato il testimone per la guida della Rocca.

 

Martedì 19 Dicembre 2017, Corriere Fiorentino.

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