di Pierluigi Piccini
Sembra che ci siano tentativi di mettere in piedi inedite alleanze in città, in previsione delle elezioni amministrative del 2023: basta tirare le fila su alcuni fatti che, messi in relazione tra di essi, potrebbero portare a delle conclusioni politiche. A partire dai tentativi, poi neppure tanto nascosti, di Marzucchi di volersi sganciare dal centro destra, uniti al concomitante ritorno nella direzione provinciale di Franco Ceccuzzi. Circostanza che ha molto incuriosito, anche perché in molti non lo considerano un vincitore del congresso Pd, che si è svolto ultimamente a Siena. Si è piazzato, ma non ha vinto, quindi assumerebbe solo una posizione di condizionamento oltre ogni aspettativa. C’è poi l’attivismo di Fulvio Mancuso, che non perde occasione di attaccare i civici pubblicamente. Ecco le tre circostanze e i tre nomi che, a detta di alcuni osservatori, stanno tentando di mettersi insieme: Franco Ceccuzzi, Mauro Marzucchi e Fulvio Mancuso. In questo senso andrebbe letta la formula coniata dal Pd del campo largo. Una formula che metterebbe insieme il Pd a trazione Ceccuzzi e più Siena Riformista. Dalla storia politica-amministrativa di alcuni di essi è facile capire che ci sono delle assonanze, in particolare tra Ceccuzzi e Marzucchi. I due hanno condiviso, sia pur per un breve periodo, il mandato di sindaco di Ceccuzzi. Più difficile è capire la vicinanza fra quest’ultimo, dopo la sua mancata ricandidatura e Mancuso. Quest’ultimo è stato il regista dell’operazione Valentini e del tentativo, durato qualche mese, di dare una discontinuità forte rispetto al precedente sindaco. Peraltro, la rottura con Ceccuzzi, che durò un tempo limitatissimo, fu superata da una gestione “concordata” del Consiglio comunale, che procurò in alcuni casi delle stasi operatività (ad esempio, sul Santa Maria della Scala). A seguito di questa situazione “sopportata”, il vicesindaco Mancuso si dimise. Con una doverosa precisazione, però: che le dimissioni avvennero alla fine del mandato amministrativo, dunque a distanza di diversi anni dalla “riconciliazione”. Come si può notare, se la notizia fosse vera sarebbe il caso di rimarcare la battuta che in politica il mai non esiste. Gli obiettivi dei tre sarebbero contrastare il Centrodestra e neutralizzare il Polo civico. Per il Marzucchi il contrasto al Centrodestra diventerebbe un po’ più difficile, vista la sua partecipazione alla maggioranza che sostiene De Mossi. Ma tutti e tre, ovvero Ceccuzzi, Marzucchi e Mancuso, potrebbero contare sul fatto che sono ben conosciuti in città, nella convinzione di poter giocare un ruolo perfino da “innovatori” nello scacchiere delle alleanze politiche (per chi vorrà ancora credergli).
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