Tre scenari per l’aumento di Mps, per CS il prezzo giusto è 0,8 euro.

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Per Credit Suisse Monte dei Paschi ha una bassa visibilità, ma sta procedendo sulla strada giusta. Dopo la pubblicazione dei dati relativi al terzo trimestre, la banca d’affari svizzera ha rivisto le proprie stime per incorporare la più ampia e la più veloce rilevazione di accantonamenti per i crediti deteriorati.

In particolare, Credit Suisse ha incorporato nelle proprie stime un taglio del margine di interesse dell’1%, una continua riduzione dei costi del 2-3% tra il 2015 e il 2016. Mentre per quest’anno Mps ha quasi completato i propri obiettivi di riduzione dei costi e le nuove stime di Credit Suisse incorporano 100 milioni circa di ulteriore risparmi grazie ai 1.300 esuberi ancora da contabilizzare.

Infine, le nuove stime della banca d’affari prevedono che nel prossimo trimestre gli accantonamenti continueranno a essere elevati (0,9 miliardi di euro rispetto agli 1,26 miliardi del terzo trimestre con un tasso di crescita di 400-500 milioni). Di conseguenza gli esperti di Credit Suisse si aspettano che Mpsaccumuli ulteriori perdite per circa 269 milioni di euro nell’ultimo trimestre di questo esercizio e che poi torni gradualmente a rivedere un utile: 84 milioni nel 2015, 400 milioni nel 2016 e 694 milioni nel 2017.

Numeri che ancora non incorporano gli effetti dell’aumento di capitale da massimi 2,5 miliardi di euro annunciato dalla banca. Credit Suisse ha quindi confermato la raccomandazione hold sul titolo, portando però il target price da 1 a 0,8 euro. Un prezzo obiettivo che incorpora già l’impatto dell’aumento di capitale annunciato e alcuni benefici a fronte dei minori accantonamenti per i crediti deteriorati nel biennio2015-2017 che dovrebbero ulteriormente accelerare il processo di pulizia di bilancio.

Il nuovo prezzo obiettivo implica un possibile upside del 14% circa rispetto alla quotazione attuale diMps (oggi l’azione scambia a quota 0,692 euro in borsa, +0,95%). Per Credit Suisse il titolo è ben supportato in termini assoluti e relativi, tuttavia i guadagni facili sono già stati fatti (+15% negli ultimi 12 giorni) con Mps che tratta in linea con i competitor nazionali.

Questo impedisce agli analisti di Credit Suisse di adottare un atteggiamento più positivo su Rocca Salimbeni, soprattutto considerando il periodo di incertezza sulla reale solvibilità della banca e sulle prospettive in termini di ritorni, incertezza che potrebbe estendersi fino al primo trimestre dell’anno prossimo.

Il nuovo target price di Credit Suisse a 0,8 euro nasce da tre scenari. Il primo scenario simula un aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro non abbinato a un’ulteriore pulizia di bilancio. Si avrebbe un tangible book value diluito del 25% e lascerebbe la banca sovraccapitalizzata con un CET1 al 12% a fine anno. In questo scenario il target price di Mpssarebbe pari a 0,75 euro con un 8% di upside. “Assegniamo un 20% di probabilità a questo scenario”, affermano gli analisti.

Il secondo scenario simula un aumento di capitale da 2,5 miliardi abbinato a una pulizia di bilancio per 3 miliardi di euro derivante dall’asset quality review. Si avrebbe una diluizione del 40% del tangible book value e un CET1 del 10% a fine anno. In tale scenario, a cui Credit Suisse dà più chance (35%), con nessun eccesso di capitale il target price si attesterebbe a 0,8 euro (possibile upside del 17%).

Nel terzo scenario si prevede un aumento di capitale da 2 miliardi e una parziale pulizia di bilancio per 1,5 miliardi. Si avrebbe una diluizione del 30% del tangible book value e un CET1 al 10,6% a fine anno. Con un eccesso di capitale di 0,5 miliardi di euro, il target price si attesterebbe sempre a 0,8 euro (13% di upside). Secondo Credit Suisse questa opzione, “a metà strada”, è la più probabile (45% di probabilità).