Trame e manovre.

di Dino Martirano

Oggi è la giornata in cui i partiti inizieranno a tirare le somme del voto (finalmente sui dati definitivi) per attrezzarsi ad affrontare la lunga maratona che li separa dall’elezione dei presidenti delle Camere (23 marzo) e dalle successive consultazioni al Quirinale per la formazione di un nuovo governo. Il cerino ce l’hanno in mano i «vincitori» di questa consultazione, Salvini e Di Maio – che parla di terza Repubblica –, ma i leader della Lega e del M5S hanno paura di scottarsi prima del tempo e così tentano di tenersi lontani dai «giochi di palazzo», rifugiandosi in modo quasi ostentato dietro le prerogative del capo dello Stato. Al presidente Mattarella, tuttavia, Salvini e Di Maio dovranno pur dire prima o poi cosa pensano di fare per dare un governo al Paese. Soprattutto nel momento in cui il grande sconfitto, il Pd, è alle prese con le strane dimissioni postdatate di Renzi («Lascio la guida del partito ma le trattative con il Quirinale le faccio io») e con la rivolta di tutti i colonnelli dem (Zanda, Orlando, Delrio, Franceschini, Martina). Qui tutti gli articoli della sezione Politica e lo speciale Elezioni.

 

Fonte: Corriere della Sera, www.corriere.it/