Svelato il Museo della Lingua «Sarà pronto tra due anni»

La presentazione di Franceschini e Nardella: prima pietra subito, per festeggiare Dante

Edoardo Semmola

 

«Era paradossale che proprio l’Italia non avesse un museo della lingua, soprattutto perché è nata prima la lingua italiana dell’Italia come Stato, secoli prima…». Il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini saluta così l’avvio ufficiale del procedimento che porterà tra circa due anni alla nascita del Museo della Lingua Italiana nell’ex Scuola marescialli dei Carabinieri nel complesso di Santa Maria Novella. «Siamo entusiasti — aggiunge il sindaco Dario Nardella — Sarà sicuramente il progetto più concreto nell’anno delle celebrazioni dantesche». Infatti per Palazzo Vecchio «era importante che la posa della prima pietra avvenisse nell’anno dantesco, il 2021 in cui si celebrano i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta», prosegue l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi, che ricorda come nel mondo esistano 65 musei dedicati alle lingue nazionali, mentre in Italia finora non esisteva. Ma «ci vorranno dai 500 ai 600 giorni per realizzarlo», quindi se ne parla nel 2022.

Ieri il progetto di fattibilità è stato presentato in giunta con la prima suddivisione degli spazi del complesso museale. Dove rimarrà anche un presidio dell’Arma. Il costo dell’operazione è di 4 milioni e mezzo, interamente pagati dal ministero. Il museo racconterà tutto il percorso storico della lingua, dal primo documento in volgare, la Carta di Capua del 960, fino alla lingua dei social dei nostri tempi passando per l’apporto di tutti i grandi della letteratura da Dante a Sciascia. E soprattutto sarà multimediale e interattivo. Sarà su due piani. Al piano terra, 600 metri quadrati, le esposizioni temporanee. Al piano superiore di 1.400 metri quadrati la parte espositiva permanente con un percorso ad anello. Sono previsti laboratori e aule per la didattica, un guardaroba e un bookshop.

Se per «Dante700» il museo per lui pensato non sarà pronto, ci saranno però 350 progetti sparsi in tutta la città a lui dedicati. Dalle performance di danza «Paradise Now» di Virgilio Sieni al teatro di Bob Wilson, dall’esposizione a Palazzo Strozzi dell’artista britannico Tom Phillips a quella multimediale «Dante Poeta Eterno» a cura di Felice Limosani in Santa Croce. Esposizioni anche agli Uffizi, letture in musica al Maggio, una produzione concertistica diretta da Riccardo Muti, un brano dedicato a Dante eseguito in occasione dell’inaugurazione del nuovo auditorium del Maggio dall’Orchestra diretta da Zubin Mehta. E altri ancora.

 

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