Sull’emendamento concerie Rossi attacca Giani e il consiglio

Per il governatore anche scintille in commissione col presidente Pd sulla legge per i vicedirettori
di Alessandro Di Maria
L’ex presidente Enrico Rossi attacca Eugenio Giani. L’argomento è l’emendamento pro concerie su cui è in corso un’inchiesta della magistratura: « Quando le competenze sono passate dalla Provincia alla Regione, da me allora guidata – racconta Rossi a Telegranducato – la prima cosa che abbiamo fatto è stata di far fare agli impianti di Santa Croce una valutazione di impatto ambientale ». E alla richiesta delle concerie di avere meno controlli « le abbiamo obbligate ad avere l’autorizzazione integrata, che impone maggiori controlli. Non c’è un atto di Giunta che vada incontro in questo senso a Santa Croce, diversamente da quello che ha fatto il Consiglio regionale che subdolamente porta in aula un emendamento e il presidente Giani lo mette in votazione modificando la legge. Noi avevamo detto no e il Consiglio modifica la legge con questo metodo surrettizio e subdolo».
Per Giani poi c’è stato anche lo scontro giovedì con il presidente della Prima Commissione (affari istituzionali, programmazione, bilancio) e consigliere regionale del Pd Giacomo Bugliani. Il primo accusa una troppa lentezza nel votare una sua proposta di legge, il secondo ribatte facendo notare il pericolo di una possibile impugnazione da parte della Corte costituzionale. Come dire, non siamo stati con le mani in mano, c’erano vari aspetti segnalati dall’ufficio legislativo da rivedere. È il diverbio che si è tenuto dentro al Partito Democratico appunto durante la seduta della Prima Commissione quando si è trattato di parlare della proposta di legge avanzata da Giani e dalla giunta, in materia di personale della Regione, che tra l’altro prevedeva la creazione della figura dei vicedirettori. Una proposta di legge che già a suo tempo, quando fu presentata lo scorso dicembre, creò non poche polemiche.
Giani così giovedì arriva in commissione per presentare la legge, salvo poi ritirarla in attesa di presentarne una nuova già varata dalla Giunta, dalla quale sarebbe scomparsa la parte riguardante i vicedirettori. Intanto tutti i componenti della stessa commissione nei loro interventi ringraziano il presidente per la sua presenza. « Che a sua volta riprende la parola – racconta uno dei presenti dicendo che non era mai stato invitato prima di questo giorno». Primo attacco a Bugliani. Quando poi tocca al presidente della Commissione parlare, Giani si rifà sotto e dice, sempre secondo chi era presente: «Come mai questa legge è ferma da dicembre e non è mai stata presa in considerazione?».
A quel punto Bugliani fa notare che la proposta di legge n.9 era stata presa in esame già il 12 dicembre scorso, ma l’iter si era arenato per tutta una serie di rilievi di legittimità costituzionali che sono stati sollevati dall’ufficio legislativo regionale. Una legge che tra l’altro prevede il recepimento di alcune richieste da parte della Corte dei Conti, come quella di riportare la figura dei direttori all’interno della pianta organica della Giunta.
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