Siena: un nuovo ruolo nell’organizzazione delle Strade Bianche

 

Strade Bianche

L’edizione 2021 delle Strade Bianche ha confermato come questo evento ciclistico sia ormai entrato nel gotha mondiale e nel gradimento televisivo globale. Per molti, in soli 14 anni, si colloca già sul podio con Roubaix e Fiandre, ambita da tutti i grandi campioni del pedale. Sappiamo altrettanto bene, però, che questa grande manifestazione è tipicamente il frutto delle nostre Terre di Siena, figlia de L’Eroica e della sua battaglia per la salvaguardia delle ultime strade senza asfalto. Praticamente da sempre, però, lo svolgimento di questa corsa avviene senza un coinvolgimento reale delle Istituzioni, dei Comuni interessati dal percorso ed in particolare di quello di Siena, chiamato tra l’altro a contribuire in modo importante. Il tutto a fronte di uno spettacolo tv sempre più diffuso, a circa 200 Paesi, capace di produrre importanti diritti per Rcs che organizza, giusto nei pochi giorni che vi dedica attorno alla disputa della corsa e delle collaterali. Crediamo che sia arrivato il momento di chiedere una presenza ben più attiva di città e territorio, capace di aprire un tavolo che progetti come migliorare lo spettacolo tv, portandolo alla diretta integrale, magari a ridiscutere un approccio alla città ancor più performante, comunque partecipando a tutto ciò che questa enorme vetrina mondiale può comunicare, non solo in termici tecnici.

Siena non può essere spettatrice pagante di uno spettacolo che contribuisce a rendere così speciale proprio con le sue bellezze e peculiarità, con ciò che ha saputo ideare e preservare.