Sarà Nello Musumeci il nuovo governatore della Sicilia.

Quando mancano ormai poche centinaia di seggi al completamento dello scrutinio, il candidato governatore del centrodestra, Nello Musumeci, conferma il suo vantaggio con il 39,8% dei voti sull’avversario del Movimento 5 stelle, Giancarlo Cancelleri, che si attesta al 34,7%.

Il “grillino” Cancelleri può consolarsi contando sul fatto che il Movimento 5 stelle risulta essere nettamente il primo partito, con più del doppio delle preferenze rispetto a Forza Italia e al Partito democratico. Ma il titolo di  “vincitore morale” non basta per sedersi a Palazzo d’Orléans sulla poltrona principale e avere la maggioranza in seno all’assemblea regionale.

All’interno del centrosinistra, il vero sconfitto nella corsa alla carica di governatore della Sicilia, non possono certo dirsi soddisfatti. La divisione interna tra il candidato del Partito democratico, Fabrizio Micari, e quello della sinistra di area extra PD, Claudio Fava ha provocato un vero e proprio tracollo. Micari, al momento, raggiunge appena il 18,5% dei voti, mentre Fava risulta fermo al 6,2%. A chiudere i giochi Roberto La Rosa, che con il suo movimento indipendentista Siciliani liberi si troverebbe allo 0,7%.

Un ruolo decisivo nella partita elettorale è stato giocato anche dal forte astensionismo: secondo i dati definitivi, si sono recati alle urne 2.179.474 elettori su 4.661.111, soltanto il 46,76% degli aventi diritto. Dunque, un’affluenza persino inferiore a quella delle elezioni regionali di cinque anni fa, quando il 47,41% dei siciliani era andato a votare. In attesa della proclamazione ufficiale, dal centrodestra filtra grande soddisfazione per il risultato elettorale. Il banco di prova in vista delle prossime elezioni politiche è stato superato a pieni voti dalla coalizione composta da Silvio Berlusconi (Forza Italia), Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) e Matteo Salvini (Noi con Salvini) che ha sostenuto Musumeci. La vittoria di Musumeci, come ha sostenuto il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta, è un importante «indicatore per ciò che potrebbe essere il centrodestra unito alle prossime elezioni». Anche se, in realtà, la candidatura di Musumeci, voluta fortemente da Fratelli d’Italia e dalla Lega Nord e inizialmente poco gradita a Forza Italia, sposta verso destra l’asse della coalizione. Di questo il partito di Berlusconi non potrà non tenere conto.

In ogni caso, nonostante la vittoria ai punti, sembra difficile che Musumeci riesca a conquistare la maggioranza all’interno dell’assemblea regionale.