Ora il fatto è che già il sondaggio pubblicato sul Corriere della Sera gli aveva mandato di traverso il caffè: l’indice di gradimento del governo è in crescita (a quota 58, da 56 a marzo) e pure quello del presidente Giuseppe Conte (66, era 61 a marzo) attestandosi ai massimi, nonostante il Coronavirus, dall’esordio dell’esecutivo giallo-rosso: in soldoni si registra un aumento della maggioranza (al 45%) mentre scendono le quotazioni dell’opposizione (al 47%, per la prima volta nell’anno sotto il 50). Soprattutto a causa della Lega che in un solo mese perde il 5,7% dei consensi, passando dal 31,1 di marzo al 25,4% di oggi. Sempre primo partito, ma con il Pd alle calcagna al 21,3% e il Movimento 5 Stelle in risalita di tre punti al 18,6%. Ma non è tutto. Perchè con buona pace di Salvini Fratelli d’Italia raggiunge il 14,1% e persino Forza Italia segna una lieve ripresa che la colloca al 7,5%. Ma a guastare definitivamente il dì di festa di casa Salvini è il dato sul gradimento dei leader: dei cinque punti in più accreditati a Conte si è già detto, ma poi c’è l’exploit pure del ministro della Salute Roberto Speranza (che supera Giorgia Meloni in calo di 6 punti) e del capo delegazione dem Dario Fraceschini. E lui? Perde 8 punti e ora è avanti di un niente rispetto al segretario del Pd, Nicola Zingaretti, con Luigi Di Maio a un incollatura e per di più con Silvio Berlusconi (che gli fa ciaone sul Mes) se non in spolvero, certo più in salute di Matteo Renzi che chiude la classifica che vede penalizzata pure la sua creatura Italia Viva che nel sondaggio in questione non va oltre il 3,1%.
Salvini insomma mastica amaro. Ma anche il tentativo di consolarsi su Fb, finisce con un mezzo autogol. Perché accanto ai molti commenti positivi per la piccola Mirta, il giochetto della ruspa alla fine gli va di traverso. Più d’uno l’accusa di strumentalizzare la figlia, qualcun altro lo prende apertamente in giro: “Ti dà una mano perché da solo non ce la facevi?”. E ancora: “Adesso ti sei ridotto a comunicare per simboli? Poi passerai all’alfabeto morse?”. “In un secondo video metterai il citofono da costruire”, lo punge un utente che gli ricorda la gaffe di Bologna quando per raggranellare qualche voto alle regionali si era messo a scampanellare alla porta di un presunto spacciatore. Poi ci sono quelli che applaudono e che lo incitano a passare al trattore vero “per spazzare via il governo”. Ma c’è pure chi gli ricorda i sondaggi impietosi. Ma è niente rispetto alla coltellata che gli arriva poco più sotto nei commenti. “Sono un tuo elettore deluso: da quando hai fatto quella frittata ad agosto (la sfiducia a Conte che ha determinato la fine dell’esperienza della Lega al governo, ndr), non ti sei più ripreso: per il bene della destra dovresti dimetterti. Il tuo posto dovrebbe prenderlo Zaia (o Giorgetti). Lo dico con dispiacere. Hai fatto la fine di Renzi: sarà che in politica corre il virus di chi si chiama Matteo?”.