Quei dubbi da dissipare al più presto.

 

La questione dell’immigrazione, nel giorno in cui si registrano due nuove tragedie in mare (al largo della Tunisia e nel golfo di Antalya, in Turchia) è ancora al centro del dibattito politico e della società civile. Commentando le dichiarazioni di Matteo Salvini, neo ministro dell’Interno, oggi in Sicilia (l’isola, ha detto, “non deve essere il campo profughi d’Europa”) Monsignor Paglia, intervistato da Paolo Rodari, ricorda i 25 milioni di emigrati italiani che “hanno collaborato a rendere grandi tanti Paesi” e invita a gestire il fenomeno migratorio “evitando chiusura e ingenuità, ambedue controproducenti”.

Il linguaggio salviniano, la semplificazione aggressiva per la quale “nel traduttore ideologico di Matteo Salvini la tragedia delle migrazioni, che segna un’epoca e riguarda due continenti, si riduce a una cuccagna, una gozzoviglia fortunata, un bengodi che comunque ha le ore contate perché è arrivato lui al Governo e ha preso in mano il Viminale”, è al centro dell’editoriale di Ezio Mauro, che vede al potere “un lepenismo (corretto da assistenzialismo al Sud spacciato per facsimile di reddito di cittadinanza) che proverà a fare un patto con la piccola impresa e con gli alti redditi”. In questa situazione, avverte nel suo commento Elena Stancanelli, è necessario “mantenere il dissenso in piena efficienza” dicendo cose semplici, come hanno fatto in queste ore Mario Balotelli e Tiziano Ferro.

Ma non è solo per il tema dei migranti che il neo esecutivo targato Lega e Cinque Stelle è protagonista della cronaca odierna. Il finanziere George Soros, ospite al Festival dell’Economia di Trento, si è detto “molto preoccupato per l’influenza della Russia sull’Europa in generale e sul nuovo governo italiano”. A spiegare perché il nostro Paese è centrale per due pilastri della strategia putiniana (le grandi reti per la distribuzione di idrocarburi e la costruzione di una sfera d’influenza nel Mediterraneo) è Gianluca Di Feo, mentre la corrispondente da Mosca Rosalba Castelletti illustra cosa dice il contratto M5S-Carroccio a proposito delle sanzioni, che cosa prevede l’accordo di cooperazione tra Mosca e Salvini e quali relazioni esistono tra grillini e Cremlino. Infine, Andrea Bonanni nota come la preoccupazione di Soros sia espressione di dubbi diffusi in Europa, negli ambienti della Nato e della Ue, sui possibili legami tra il nuovo governo italiano e la Russia. E come sia necessario, per non perdere credibilità internazionale, dissiparli al più presto. (Lara Crinò)