Pnrr, il progetto bandiera sarà per salvare la costa

Incontro tra Giani e i parlamentari toscani. Bergamini: obiettivo 4 miliardi

Viola Centi Giulio Gori

 

Un maxi progetto anti erosione delle spiagge che coinvolga tutta la costa toscana. È l’idea su cui la Regione lavora come «progetto bandiera», ovvero simbolico, tra i tanti che potranno essere fatti grazie ai fondi del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza: «Un progetto che dovrebbe riguardare il litorale di tutte e cinque le province costiere», annuncia Eugenio Giani. Vada (Rosignano Marittimo) potrebbe essere il modello da seguire, con la spiaggia principale del paesino livornese già in corso di ampliamento.

Per ora la Toscana, dice ancora Giani, si è assicurata dal Pnrr oltre un miliardo e mezzo di euro. Ma è il sottosegretario di Stato Deborah Bergamini, presente ieri al dibattito organizzato dalla Regione con i parlamentari toscani al teatro della Pergola di Firenze, a spiegare che l’obiettivo è ottenere fino a 4 miliardi di euro: «La Toscana, tra Pnrr, bilancio ordinario, fondi strutturali e progetto bandiera, da qui al 2027 potrebbe arrivare a 8 miliardi di euro».

Tra i progetti, con 37 milioni di finanziamento, c’è quello per far rinascere i piccoli borghi storici: 16 milioni saranno destinati a un borgo simbolo, 21 milioni ad altre 10-11 realtà. La caratteristica fondamentale per diventare «simbolo» è che si tratti di un luogo abbandonato o quasi. Così, in Regione sono arrivate già le candidature di realtà della Lunigiana e della Maremma, della parte vecchia di Castelnuovo dei Sabbioni (Cavriglia) e di Toiano (Palaia): infrastrutture, restauro delle abitazioni, allacciamenti, per ripopolare i borghi anche grazie al turismo.

Turismo, paesaggio e architettura costituiscono temi conduttori di molti progetti: la Regione conta ad esempio di sostenere il recupero di 3.930 beni, per esempio i casolari tipici toscani. E pure la Soprintendenza fiorentina dovrebbe ricevere 15 milioni di euro per il recupero di chiese, campanili conventi e monasteri. I progetti riguardano opere di manutenzione per Santa Maria Novella e Santa Croce, 750 mila euro per il restauro di opere d’arte di Santo Spirito, 700 mila per il Monastero di Monte Senario, e ben 8 milioni per San Miniato a Monte, per il consolidamento del campanile. Ma arrivano anche risorse per la riqualificazione del patrimonio dell’emergenza abitativa pubblica, ovvero 93 milioni e mezzo per le case popolari: «Questo settore non riceveva questi livelli di finanziamento da molti decenni», è il commento di Giani. Uno degli investimenti più importanti riguarda poi le scuole: 48 milioni andranno alla loro riqualificazione energetica, 261 alla connessione internet, comprese le isole minori, tra cui Capraia.

La sottosegretaria di Stato Caterina Bini spiega che ora vanno semplificate le procedure e aiutati i piccoli Comuni a fare i progetti. Così, è confermato l’arrivo in Toscana di 53 super esperti di Pnnr, metà dei quali lavoreranno con la Regione, l’altra metà a fianco dei sindaci.

 

https://corrierefiorentino.corriere.it