PICCINI «NON SONO DELUSO DAL VOTO, MA ALLE AMMINISTRATIVE SARA’ DIVERSO».

«C’è un movimento molto interessante…»

«NON SONO deluso o dispiaciuto dai risultati del voto, anzi: c’è tutto un movimento molto interessante e che non considero negativo» sostiene Pierluigi Piccini. Il candidato civico a Palazzo Pubblico sta alla finestra, ad osservare attentamente come si muove la politica nazionale, con inevitabili ricadute locali, e ancora prima come vivono l’attuale svolta i suoi concittadini. «La nostra è una lista civica pura, fatta di tanti giovani e tutti nuovi, estranei ad esperienze politiche, fatta eccezione per Laura Sabatini – continua Piccini – E noi ragioniamo sull’elettorato, non sui partiti, perché non abbiamo riferimenti in questo senso». Dunque apparentemente Piccini sfugge al confronto fra il risultato di questa tornata e il prossimo voto per il Comune, ma questo non vuol dire che non abbia trovato indicazioni interessanti uscite dalle urne. «Abbiamo già avuto prova che il voto politico non diventa automaticamene anche amministrativo – dice – Certo ci sono collegamenti e ripercussioni inevitabili. Il risultato della Lega Nord ad esempio è chiaramente un voto di protesta, anche se poi a Siena la Lega non c’è. Il voto pesante e importante per i Cinque Stelle è invece ineludibilmente trascinato a Siena dall’esterno. E c’è il Pd che perde 2mila voti rispetto al 2013. Dove vanno questi voti che si muovono? C’è la Bonino, c’è Liberi e Uguali che a Siena prende il 4,4 per cento; poi, ancora, ci sono Potere Operaio e Casapuond con l’1,6 per cento. C’è un voto di protesta a sinistra, quand’anche è in corsa proprio qui un ex ministro. Voglio dire che è innegabile il grande movimento del consenso, ma non si può dimenticare che il voto amministrativo è un’altra cosa: qui bisogna scegliere il sindaco. In una città come Siena i candidati si conoscono, sono persone di qui, ci sono rapporti personali. Allora il trascinamento della protesta nazionale non è detta che si ripercuota allo stesso modo. E infine bisognerà fare anche i conti con un centrodestra in cui ora i giochi interni cambiano del tutto, con la leadership di Matteo Salvini». Paola Tomassoni

 

 

Fonte: La Nazione Siena, www.lanazione.it/siena