Quand’è che inizieremo a raccontare le cose come stanno? Non esiste nessun equilibrio, come non esiste nessun accordo. La legislazione regionale prevede la libera circolazione a chi detiene i voucher, quindi il limite di uso a 31 posti di RSA, che non è una piccola quantità, è una favola. Una volta autorizza la trasformazione di RA in RSA, l’utente portatore del titolo può andare dove vuole in tutto il territorio toscano e può chiedere il trentaduesimo posto come i rimanenti fino alla concorrenza di tutti i posti (31+45=76) di RSA al Pavone e nessuno può impedirlo. E se arrivasse una ulteriore richiesta, visto il gran numero di edifici vuoti, come si comporterà a questo punto, dopo il precedente del Pavone, il Comune? La maggioranza comunale, fuori da qualsiasi programmazione, mette in difficoltà le sue stesse strutture (pubbliche).
A latere, ma poi non più di tanto: l’assessore si è chiesto qual’è uno dei motivi della sconfitta elettorale del centro destra in Toscana? Non è che gli elettori hanno avuto timore che si potesse instaurare anche nella nostra Regione il modello privatistico lombardo?
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