PASSEGGIATA SOTTO GLI ALBERI, Philippe Jaccottet

“Respiro solo dimenticandomi di me”
Mettersi in cammino, regolare il ritmo del passo e del respiro, avanzare nel bosco, su un terreno malcerto. Cogliere il momento di confine in cui l’ombra della notte assorbe gli alberi, i giardini, le vigne, le rocce. Può capitare così di sentirsi più forti, raggianti, di aprire passaggi segreti dagli strati superficiali del mondo, che percorriamo normalmente con leggerezza frettolosa, al centro stesso del reale. In questa testimonianza generosa, tesa e radicale, Jaccottet svela il suo viaggio verso questa rara intensità, ce la fa toccare; affidandoci a lui, tratteniamo il fiato di fronte a una sorgente pura. Lo seguiamo allora anche più in là, sulle tracce di una parola che non tradisca quella luce originaria: la parola poetica. Senza certezze, con la sorridente esitazione di chi dipana un filo nel momento stesso in cui lo segue, Jaccottet ci dona i suoi dubbi, i suoi lampi, la possibilità salvifica di sperimentare e descrivere la meraviglia.
Philippe Jaccottet

Tra i massimi rappresentanti della poesia francese contemporanea, Philippe Jaccottet nasce a Moudon, nella Svizzera francese, nel 1925. Dopo gli studi universitari, trascorre alcuni anni a Parigi, per poi stabilirsi definitivamente a Grignan, nel Sud della Francia, circondato da una campagna meravigliosa. Jaccottet, oltre che essersi affermato come poeta e saggista, ha tradotto in francese autori di primo piano, fra cui Rilke, Musil e Ungaretti. Fra le sue raccolte più celebri: Il barbagianni. L’ignorante (Einaudi 1992) e Alla luce d’inverno, pubblicata da Marcos y Marcos. Ha avuto il raro privilegio di sistemare personalmente la sua opera complessiva nel volume-monumento della Biliothèque de la Pléiade (2014), dove ha attribuito a Passeggiata sotto gli alberi un ruolo di primo piano nell’ambito della sua riflessione poetica. Jaccottet è morto a Grignan il 24 febbraio 2021.