di Pierluigi Piccini
Che sensazione strana, come di vuoto. Ogni tanto mi succede ed è già accaduto nel passato, come se mi mancasse qualcosa, un evento che è già nella memoria o di fatti che stanno per verificarsi. Qualcuno direbbe situazioni di spaesamento, l’essere senza patria. Oggi 2 luglio 2020 mi sento così. Eppure, per quanto mi riguarda, la sensazione dello sradicamento mi ha fatto sentire sempre libero. Oggi mi accorgo che non è proprio così. Il luogo dove si decide di vivere lascia inconsapevolmente dei segni intensi, penetranti. Soprattutto quando manca l’Evento, quando a prevalere è il silenzio. Questa strana forma di linguaggio che sottolinea i momenti più significativi della nostra esistenza. Linguaggio sempre più dimenticato, soffocato dal rumore, dall’invadenza consolatrice del tutto pieno. Nel silenzio si può ritrovare, però, una collettività che ha la consapevolezza di non essere sola, ma di essere Paese.