Il nuovo distretto tecnologico
Un hub, tante aziende, partnership e fermenti Siena scommette sull’intelligenza artificiale
di Maurizio Bologni
Dopo essere diventato polo internazionale delle scienze della vita, Siena punta a sviluppare un altro distretto d’avanguardia tecnologica, quello dell’intelligenza artificiale, favorendo la collaborazione tra le aziende del settore che sono in gran fermento. Motore dell’operazione è la Fondazione Mps. Strumento è l’accordo della rete di imprese nell’ambito del progetto del SaiHub ( Siena artificial intelligence Hub). Sono 18 le prime aziende che daranno vita al polo tecnologico scientifico, pronto a muovere verso le scienze della vita per rafforzare la filiera di eccellenze della biotecnologia, già presente nel contesto senese, ma anche a spingere l’intelligenza artificiale a innovazione e aumentare la competitività in molti altri settori radicati sul territorio quali il sanitario, l’agrifood, il turismo e la cultura.
A rispondere alla prima chiamata lanciata da Fondazione Mps sono state software house e system integrator operanti nel settore dell’innovazione, dell’Ict, delle biotecnologie e dei servizi al cittadino, per metà imprese con sede sul territorio toscano di Siena ( Siena Imaging, Readytec, Silog, Sei Toscana, AchilleS Vaccines, Vismederi, Assoservizi, QuestIT, Satus), Arezzo (Lascaux, Zucchetti Centro Sistemi) e Firenze ( Terranova, Ergon) e società da diverse regioni d’Italia: Exprivia, da Bari, Imola Informatica e SiS. Ter dalla provincia di Bologna, Hopenly da Reggio Emilia e Datatellers da Bolzano. L’Hub troverà sede in via Fiorentina, nel parco scientifico di Gsk.
Intanto il fermento nel campo dell’intelligenza artificiale si manifesta attraverso le partnership. Readytec Spa, gruppo di Chiusi specializzato in soluzioni di It, 5 mila clienti in tutta Italia e 42,8 milioni di euro di fatturato, con un investimento di 550 mila euro ha acquisito il 19% del capitale sociale di QuestIT, azienda di Siena del gruppo internazionale con base in Puglia The Digital Box, specializzata in tecnologie e applicazioni di intelligenza artificiale. Primo terreno di accelerazione della collaborazione sarà la soluzione Algho, piattaforma di tecnologie che consentono alle macchine di comprendere il significato delle parole attraverso una profonda analisi semantica, fondamentale per la realizzazione di assistenti virtuali capaci di comprendere le richieste degli utenti, l’analisi e la ricerca documentale, l’acquisizione di informazioni dalla rete, l’estrazione di dati. «Abbiamo trovato proprio vicino casa la migliore tecnologia che si potesse pensare di avere nell’intelligenza artificiale » , afferma Silvano Meloni, presidente e direttore generale di Readytec. Ernesto Di Iorio, ceo di QuestIt e ai vertici anche di The Digital Box, scommette sullo « sviluppo territoriale e un vantaggioso contributo alla richiesta di forza lavoro nei nostri laboratori dell’area senese».
QuestIT ha inoltre da poco sottoscritto una collaborazione con Dedagroup public services ( Sinalunga) per l’integrazione di soluzioni di intelligenza artificiale all’interno della piattaforma Next del gruppo Dedagroup, che è punto di riferimento per la digitalizzazione di aziende, istituti finanziari ed enti pubblici. « La sfida che ha portato all’accordo tra le due realtà — spiegano da QustIt — è di disegnare una nuova generazione di servizi pubblici digitali dotando le PA di strumenti pensati per favorire e accelerare l’innovazione. Scelta da 600 enti, CiviliaNext è la piattaforma gestionale completa che consente di sviluppare servizi pubblici completamente digitalizzati gestendo l’operatività dall’inizio alla fine».