Novità sul fronte della manovra, tanto che spunta l’aumento dell’Iva in cambio di un taglio dell’Irpef: come scrive Roberto Petrini, è al vaglio un incremento selettivo dell’imposta per ridurre le tasse sulle persone. Il vicepremier Luigi Di Maio insiste: “Possiamo sforare il deficit per mantenere le promesse”.
I Cinque Stelle, intanto, vanno all’attacco del Tesoro: “Via il Ragioniere generale”, chiede il leader. Come riporta Tommaso Ciriaco, Daniele Franco ha ignorato la richiesta di incontro dei sottosegretari pentastellati e così Di Maio ha alzato il tiro su tutta la struttura di Tria, a cominciare dal capo gabinetto Garofoli.
Di nomine Rai ci parla Giovanna Vitale, spiegandoci che il patto di Arcore regge e che ci sono ancora porte aperte a Marcello Foa presidente: la Vigilanza ha infatti chiesto di al Cda di rivotare, e il designato sarà ascoltato martedì prossimo.
Sul caso Olimpiadi Goffredo De Marchis fa parlare il responsabile dello Sport dei Cinquestelle Simone Valente: “Difficili i Giochi senza soldi pubblici, neanche per la sicurezza”, ammette, precisando che “i cinque stelle non hanno alcun pregiudizio nei confronti dei grandi eventi e di Giochi a due”.
La rassegna si conclude con il pezzo di Maria Novella De Luca sul limite d’età (quasi inutile) per gli adolescenti sui social. Da oggi a 14 anni i ragazzi saranno liberi di dare il proprio “consenso digitale” al trattamento dei dati personali sui social network che frequentano. Ma le nuove norme dividono i due Garanti. Giuste, per l’Authority della privacy; meglio 16 anni, per quella dell’Infanzia.