«Suolo pubblico solo ad antifascisti»
di ORLANDO PACCHIANI
QUANDO saranno pronte le modifiche ai regolamenti comunali, per richiedere autorizzazioni come «occupazione del suolo pubblico, concessione di spazi e sale comunali» sarà necessaria «una dichiarazione esplicita di riconoscimento dei valori antifascisti espressi nell’ordinamento repubblicano». È quanto contenuto nell’atto di indirizzo politico-amministrativo votato ieri dal consiglio comunale all’unanimità dai 21 partecipanti al voto, la maggioranza più Campanini di Sinistra per Siena, Giordano del Movimento civico senese, Becchi di Nero su Bianco, Trapassi del gruppo Sabatini-Trapassi, Pinassi del Movimento 5 Stelle.
PROPRIO quest’ultima è stata l’unica voce a lungo dissonante. «Documento condivisibile nei princìpi – ha detto Pinassi – ma che si presta al rischio di ricorsi perché contrasta con la Costituzione. C’è il rischio di discriminare anche chi semplicemente richiede il suolo pubblico». Per questo aveva annunciato l’astensione poi, per l’impossibilità di votare per punti separati il dispositivo per un motivo tecnico, ha preferito concedere il voto favorevole.
In assenza di altre voci dissonanti (Staderini di Sena civitas è stato l’unico, pur presente in aula, ad annunciare che non avrebbe partecipato al voto) è passato così il documento del sindaco, che nelle scor se settimane era stato al centro del dibattito, tra Anpi, Rete antifascista senese e altre sigle della sinistra. «Negli ultimi mesi – ha detto – si sono diffuse in città iniziative e manifestazioni che hanno evidenziato come la malattia del fascismo non sia stata ancora estirpata. Con questo documento affermiamo che non tolleriamo l’intolleranza, a cui non può essere concessa alcuna licenza».
TRA GLI intervenuti, Ernesto Campanini di Sinistra per Siena ha ricordato che «è il momento di fare le scelte, questo è un atto sacrosanto e se i fascisti denunceranno il Comune si difenderà». Simone Vigni del Pd ha sollecitato il sindaco «a non lasciare l’atto lettera morta, i regolamenti siano pronti il più presto possibile». Per Cappelli (Siena cambia) si tratta di un documento «a difesa di valori fondamentali come la libertà e la convivenza civile», per Becchi (Nero su bianco) è necessario «contrastare ogni forma di discriminazione».
Nel dispositivo si annunciano iniziative per mantenere La memoria storica e per «portare all’attenzione iL problema dei nuovi fascismi».
UNANIMITÀ Presenti 21 consiglieri, 5 di opposizione oltrea quelli di maggioranza
venerdì, 14 luglio 2017 | NAZIONE SIENA |