Le risorse dell’Istruzione. Non rimane che aspettare il freddo

di Germana Marchese

 

 

Estragone E adesso che facciamo?

Vladimiro Non lo so

Estragone Andiamocene

Vladimiro Non si può 

Estragone Perchè?

Aspettiamo Benini.

Già e vero!

Ormai i più fiduciosi continuano a recitare  la commedia da un paio d’anni ma ad ogni inizio di attività didattica,  il dialogo si ripete sempre più meccanicamente.

Chi  era il filosofo che scriveva che l’attesa del castigo fosse già una pena? Acc! Siamo talmente arrugginiti ormai,  che ci stiamo dimenticando anche i fondamentali. Troppa DaD ha offuscato le menti e se continuiamo così, tra qualche mese non riusciremo più neppure a fare di conto. Eppure  bisognerebbe contarle tutte, una ad una,  le volte che abbiamo scritto, interrogato, sollecitato, chiesto  per la scuola l’intervento dell’amministrazione, della Provincia, degli assessori.

Per come sono andate le cose, è una mezza fortuna che almeno alla fine della fiera, abbiamo capito chi detiene la delega all’Istruzione, in tutta questa confusione di incarichi e rimpasti di giunta, c’era pure il rischio di non sapere più a chi riferirsi. Non è detta l’ultima parola, ogni ora in questa confusa maggioranza parte un treno.

Ormai pare il teatro dell’assurdo, siamo in scena, le maschere ci avanzano, a scuola ne hanno buttate a pacchi e noi le nostre non le abbiamo mai tolte. Se continua così, vaccinati oppure no, le terremo anche per il prossimo anno scolastico.

Nella frustrazione dell’attesa, qualche notiziola a mezzo stampa ogni tanto traspare, il minimo indispensabile, col contagocce, per dovere istituzionale.  Dopo l’ultima uscita sul Corriere, a pochi giorni dalla riapertura della scuola, ci sentiamo più sollevati. Abbiamo qualche caldaia nuova presa con eco-bonus, qualche lavoretto di manutenzione e poi la rassicurazione più importante. Abbiamo saputo che la DaD a scuola  può servire per lavori in rete su progetti comuni. Azzzzzz! La fantasia al comando! Non era così che scriveva Benini, beffandosi dei comuni della Valdelsa che si sono uniti per catturare fondi del PNRR?  Non fatichiamo a citare  dalle Sue perle social,  perché è proprio vero, Assessore, siamo d’accordo almeno su un punto,  ci sono tante belle chiacchiere, in ogni intervista che leggiamo, ma lavoro in rete e progetti comuni della nostra amministrazione per la scuola, ahimè, ne abbiamo invocati tanti e visti pochi.

Alla fine uno si chiede, senza  filosofare, col poco entusiasmo rimasto, che diamine di legame c’è fra parola ed azione? Fra linguaggio e volontà? Riduciamo la trama all’essenziale ormai, spogliamola della retorica di facciata e andiamo al sodo.

Il problema della capienza delle aule per accogliere i ragazzi in presenza è stato risolto? Come? Se facciamo i bravi, apriamo i finestrini sugli autobus, indossiamo ffp2 per 6 anche 8 ore al giorno, ci scortichiamo le mani con l’igienizzante, ci accontentiamo delle ciofeche precotte che proporranno alla mensa, se accettiamo tutto in religioso silenzio, poi, in classe, ci siete riusciti o no a farci tornare tutti distanziati, senza doppi turni o altri disagi? Avete fatto una ricognizione degli spazi? Ne avete reperiti di nuovi? Avete preso accordi sostenibili con la Provincia, dirigenze scolastiche, senza far litigare professionisti ed istituzioni di mezza Siena? Oppure, siccome, come dichiara, nel territorio senese non sono arrivate ulteriori richieste per realizzare interventi, viviamo nell’attesa?

L’attesa! Che comodità! Nel frattempo, ci pare di intendere, che lavori legati alla pandemia non ne abbiamo fatti, fondi destinati allo scopo non ne abbiamo chiesti, proposte per partecipare a bandi neppure.

In effetti non rimane che aspettare. Il freddo. Anzi il gelo.

Già che ci siamo ci conviene  surgelarci, come i prodotti alimentari usati nelle mense quotate al ribasso, perché tanto, siamo  tutti diventati confuciani, incoraggiati dalle simpatiche pillole di psicologia sparse sul profilo istituzionale del nostro assessore. Quelle tante, non mancano mai. Ricordiamocelo, il Prof. ci ha recentemente spiegato che “c’è un motivo dietro ogni cosa”.

Il freddo.

Non è nel freddo dell’abbandono che i ragazzi riveleranno la loro tenacia?