«Human kind cannot bear very much reality» (“Il genere umano non può sopportare troppa realtà”) dice T. S. Eliot nei Quartetti. La percezione, la coscienza e la memoria della realtà non sono mai state facili. E qualcuno ha osservato che per capire la realtà ci vuole più immaginazione che per fantasticare. Stentiamo a vedere perfino ciò che abbiamo davanti agli occhi. La vicenda dei “no vax” è stata istruttiva. Non si trattava di idee diverse e di interpretazioni dei fatti alternative a quelle ufficiali, ma di sorprendente sottovalutazione o negazione degli eventi reali e della loro gravità estrema. Si è sentito dire che la pandemia è solo un’invenzione, una fake news che il potere diffonde con diabolica astuzia per estendere il controllo sui popoli del mondo. Ora si tratta di una guerra della cui tragica realtà nessuno può dubitare e che tuttavia viene definita “non guerra” dalla volontà di potenza che ha deciso di scatenarla. Una realtà di fronte a cui il mondo, salvo eccezioni, è rimasto incredulo. Noi europei occidentali siamo investiti quotidianamente da un cumulo di notizie e di immagini che ci sembrano quasi irreali, come se venissero da un’altra epoca e da un altro continente. Ancora una volta la “normalità” della nostra vita è scossa e il nostro futuro prossimo ci spaventa proprio perché ci risulta impensabile. Tutti gli assetti politici del mondo sono modificati e di nuovo in via di definizione. Erano giusti e accettabili quegli equilibri? No, non lo erano. Ma dobbiamo abituarci all’idea, ovvia solo in apparenza, che “cambiare il mondo” può significare peggiorarlo, spingendolo verso catastrofi i cui danni sono irreversibili. Niente potrà compensare l’uccisione di migliaia di civili e militari. Noi europei attuali sentiamo per la prima volta che questa guerra ci riguarda tutti. Lo sentiamo con un brivido e con un senso di vergogna a cui stentiamo a dare forma e contenuto. «The inevitable is what will seem to happen to you purely by chance. / The real is what will strike you as really absurd» (“L’inevitabile è ciò che ti sembrerà accadere per puro caso. / Il vero è ciò che ti sembrerà davvero assurdo”) ha scritto W. H. Auden nel corso della seconda guerra mondiale. Casuale in apparenza, in realtà inevitabile. Sorprendente e assurda. È questa la realtà che oggi alla nostra coscienza ancora sfugge. Sotto la superficie dei nostri sogni a occhi aperti e della nostra normalità quotidiana, dormono mostri sempre pronti a risvegliarsi e di cui dobbiamo riconoscere l’esistenza.