Il piano di Ferrovie: da giugno due treni al giorno sulla linea Firenze-Roma
Aldo Tani
siena La Val di Chiana come tappa di un turismo sostenibile. Le Ferrovie, nel tentativo di incentivare nuove rotte per i visitatori al di fuori delle mete tradizionali, hanno individuato nell’area di Chiusi (Siena) una fermata dell’Alta velocità. Lo scalo sarà attivo da giugno e sarà coperto con due treni quotidiani nel periodo giugno-dicembre, con l’eventualità di estenderli poi a tutto l’anno. Una svolta per una parte del territorio toscano che per la mancanza di collegamenti non riesce a richiamare con costanza i turisti. E anche quando lo fa, come nel caso di Siena, i trasferimenti su gomma e ferro da Firenze e Pisa, risultano comunque lunghi e inadeguati.
Il piano delle Ferrovie prevede di sfruttare in concomitanza con i mezzi veloci i treni storici, che già operano sulla linea della Val d’Orcia, da Asciano a Monte Antico e da Siena a Chiusi. A trarne giovamento però non sarà solo la Toscana, perché la prossimità di Chiusi con l’Umbria permetterà a questo progetto di estendersi anche verso sud. «Siamo impegnati — ha evidenziato Gianfranco Battisti, Ad di Ferrovie — a sviluppare un sistema integrato di offerta che crei le condizioni di accessibilità allo sviluppo turistico del Paese, contribuendo alla redistribuzione dei flussi tradizionalmente concentrati solo nelle grandi città d’arte. Chiusi-Chianciano Terme, in Toscana, può rappresentare una potenziale leva di questo progetto per la Val di Chiana e le terre di Siena».
Una parte importante nell’iniziativa la giocherà la Regione, che mercoledì era a Roma, rappresentata dall’assessore Vincenzo Ceccarelli, per l’incontro con Ferrovie. Da marzo partirà la campagna promozionale del territorio e delle linee per visitarlo al meglio. «Il progetto presentato da Ferrovie — ha detto l’assessore — consentirà infatti di sviluppare nel medio termine politiche di mobilità collettiva che daranno risposta alle esigenze di sviluppo turistico ed economico della Toscana».
Decisiva per la finalizzazione dell’accordo anche l’opera di riqualificazione apportata recentemente alla stazione di Chiusi. Un’investimento di circa 6 milioni di euro che ha permesso di offrire alle Ferrovie le condizioni tali per individuare il centro etrusco come una scalo intermedio sulla tratta Firenze-Roma e un hub fondamentale tra Siena, Arezzo e Perugia.
«Finalmente arriviamo a un risultato concreto — ha esclamato con soddisfazione Juri Bettollini, sindaco di Chiusi — Dovevamo iniziare a dicembre di quest’anno, ma poi il cambio al vertice di Ferrovie ha fatto slittare le cose. Ora si partirà a giugno ma con un’aggiunta importante: la promozione turistica del nostro territorio e non solo. Speriamo di ottenere una risposta significativa dai visitatori in modo da giustificare l’estensione del servizio per l’intero anno».