Madres Paralelas di Pedro Almodóvar con Penélope Cruz, Rossy de Palma e Aitana Sánchez-Gijón aprirà la Mostra del Cinema di Venezia il prossimo 1 settembre: un onore che agli occhi dei «censori» di Instagram non è sembrato pesare molto, almeno in un primo momento. Dopo un rapido trambusto rimbalzato ieri tra social e agenzie di stampa, Instagram si è scusata ufficialmente con il regista spagnolo dopo aver rimosso un poster del suo prossimo film. L’immagine in questione raffigura un capezzolo in allattamento: «postato» lunedì, è stato rimosso per aver violato le regole di Instagram contro la nudità esplicita.
«ACCETTIAMO delle eccezioni per consentire la nudità in determinate circostanze, che includono un chiaro contesto artistico. Abbiamo quindi ripristinato i post che condividono ila locandina del film di Almodóvar su Instagram, e siamo davvero dispiaciuti per qualsiasi confusione causata», ha detto l’azienda in una dichiarazione inviata via e-mail alla Associated Press.
Su Instagram la locandina è stata ripristinata dopo che l’autore della locandina, Javier Jaén, aveva scritto sullo stesso social per denunciare la rimozione del suo lavoro dalla sua pagina («Come previsto, Instagram ha tolto dalla mia bacheca il poster che abbiamo realizzato per l’ultimo film di Almodóvar Madres Paralelas»). Successivamente Jaén ha riproposto l’immagine, stavolta lasciata libera di circolare dai raffinati censori all’uopo preposti.
Su Instagram è stato rilanciato ieri il comico hashtag #FreetheNipple, attraverso il quale artisti e celebrità a vario titolo fanno pressione per convincere l’azienda (di proprietà di Facebook) che sarebbe opportuno rivedere le linee guida per quanto riguarda la censura della nudità (tra i «firmatari» anche Rihanna e Miley Cyrus, le quali, con attitudine guerresca, hanno postato immagini di capezzoli che Instagram ha repentinamente e assai goffamente rimosso).
Il problema per i puritani di Zuckerberg e compagnia sembra essere il dettaglio anatomico, in particolare, visto che la «seminudità» su Instagram parrebbe essere il più ricercato tra gli effetti di tanti modelli e modelle che quotidianamente «postano» scarsamente velati, e con gioia.