di Pierluigi Piccini
Leggere la delibera della Corte dei Conti sul bilancio del Comune di Siena del 2014 non è semplice. Il rischio è di perdersi fra i numeri e le affermazioni tecniche, non sempre alla portata di tutti. Ma cosa sarebbe successo? È accaduto che il bilancio del 2014 non ha chiuso in utile, ma in perdita per un importo di 4.080.607,16 euro. Così recita la delibera: “L’accertamento di un risultato negativo di amministrazione nei termini sopra indicati, anche se conseguente all’applicazione dei nuovi principi introdotti dal processo di armonizzazione contabile, è da considerarsi grave in quanto espressione di situazioni sottostanti contrarie ai principi di sana gestione e sostenibilità finanziaria…”. Praticamente non sono state ripristinate al 31 dicembre del 2014 delle poste di bilancio vincolate, utilizzate, quest’ultime, per non intaccare l’anticipazione di cassa con gli interessi passivi che tale impiego comporta. Le somme vincolate non possono essere considerate liberi importi a disposizione e devono essere reintrodotti a fine esercizio. Si è fatta questa forzatura per poter dire, in toni trionfalistici, che l’amministrazione a guida Valentini, nel suo primo effettivo anno di gestione dei conti, aveva chiuso in attivo. La comunicazione ha preso la mano al Valentini e sappiamo quanto, questi, ci faccia affidamento, ma con la comunicazione si può anche perdere la testa, cosa che è regolarmente avvenuta con il bilancio consuntivo del 2014. La delibera della Corte dei Conti continua: “In merito ai risultati di amministrazione 2015 e 2016 approvati dall’ente, la Sezione effettuerà, nei successivi controlli di monitoraggio, un’attenta valutazione…”.