La semestrale di Mps appesa al Tesoro e alla Bce.

Ormai a Siena ci sono abituati a vedere le proprie sorti in mano al Tesoro, prossimo azionista di riferimento, e alla Vigilanza della Banca centrale europea. Lo stesso film si sta ripetendo anche in questigiorni prevacanzieri per l’approvazione  della semestrale, nella sostanza già pronta da diversi giorni ma ancora nel cassetto. Per essere approvata da parte del cda, infatti, serve il trasferimento dei 3,9 miliardi di aumento precauzionale a carico del Tesoro ma anche un passaggio a Francoforte, da cui si attende un via libera sostanzialmente una formalità -per le svalutazioni monstre legate alla cartolarizzazione, immediatamente coperte dal versamento a carico delMef.Il denaro è in arrivo,più incerti i tempi dell’interlocuzione con la Bce: ieri il cda si è riunito per affrontare questioni ordinarie (tra cui la cessione a Cerved e aQuaestio della piattaforma di crediti insofferenza per52,5 milioni), per i conti resta in allerta ma non ci sono certezze. Prima di domani non se ne farà nulla, con il rischio di slittare alla settimana prossima. (Ma.Fe.)