Statuto, rebus corsia unica sul ponte.
Il problema dell’impatto del traffico in direzione Careggi: non è escluso un secondo attraversamento permanente.
Massimo Vanni
Tramvia, rebus Statuto. Reggerà l’impatto l’unica corsia del ponte che resterà in direzione Careggi? « Finché non avremo una risposta il ponte da viale Milton a via XX Settembre non lo smonteremo » , annuncia l’assessore comunale alla mobilità Stefano Giorgetti. Che in segreto sta già studiando l’ipotesi di un altro ponte permanente sul Mugnone.
Siamo agli ultimi 60 metri di binari da posare. Quelli che passano sotto il palazzo del Mazzoni, per unire viale Belfiore all’area ferroviaria. La fine lavori per le due nuove linee della tramvia è dunque adesso alla portata, dopo tre anni e passa di cantieri. Anche se da qui a fine giugno (linea 3 per Careggi) e a fine agosto ( linea 2 per l’aeroporto) resta ancora molto da fare. Collaudi compresi, che già dopodomani porteranno la tramvia a sfrecciare dallo scalo di Peretola fino al parco di San Donato. Palazzo Vecchio già pensa a come trovare risposta, presente e futura, al dubbio amletico dello Statuto.
«Una volta entrata in funzione la linea 3, pensiamo che molti fiorentini cambieranno le loro abitudini. Le auto in circolazione dovrebbero diminuire e credo che anche una sola corsia in direzione Careggi possa bastare » , getta il cuore oltre l’ostacolo Giorgetti. E se invece non bastasse?
Se invece non bastasse c’è un piano B per il presente e un pianoi per il futuro. Il ponte sul Mugnone che doveva essere smontato all’entrata in funzione delle due nuove linee (come alternativa al ponte dello Statuto assediato dai lavori), potrebbe restare dov’è più a lungo: la riapertura delle scuole dopo l’estate sarà a questo proposito un test decisivo. Solo dopo il riavvio dell’anno scolastico verrà presa la decisione: « Se non ci sono problemi, come spero. smonteremo il ponte a ottobre. Il prima possibile, visto che paghiamo l’affitto alla ditta che l’ha costruito » , spiega Giorgetti. Ma se anche il ponte dello Statuto non si rivelasse adesso un ‘ collo di bottiglia’ resta comunque un dubbio di prospettiva. Siamo sicuri che non serva un altro ponte sul Mugnone?
«Stiamo valutando la possibilità di realizzare un ponte permanente dove adesso c’è quello temporaneo » , svela Giorgetti. Un ponte che via Leone X porti in via Crispi: «Quello che c’è adesso non può restare, non ha le caratteristiche tecniche per poter essere permanente, quello deve essere smontato», precisa l’assessore. Solo che prevedere un ponte permanente apre un altro dilemma. Perché se in fondo a via Crispi si deve girare a sinistra, come avviene adesso, per tornare al sottopassaggio ferroviario di via dello Statuto, il problema dell’ingolfamento non si risolve: «Servirebbe un nuovo sottopasso ferroviario in fondo a via Crispi», dice Giorgetti. Un nuovo sottopasso come a suo tempo è stato fatto alla Fortezza, alla discesa del Romito (dove adesso ce ne sono due).
Si tratta di valutazioni e progetti che riguardano il futuro. Ma è adesso, con il nuovo assetto post- tramvia, che si decide. Proprio in questi giorni gli uffici mobilità di Palazzo Vecchio stanno mettendo a punto la mappa della nuova viabilità che scatterà con l’entrata in funzione della linea Careggi. E lo stesso Giorgetti convocherà a metà del prossimo mese un’assemblea con i residenti zona Statuto per illustrare i cambiamenti, a cominciare dal cambio di senso di marcia per viale Cadorna.
Cambiamenti che arriveranno fino alla Leopolda, dove gli abitanti chiedono di spostare le fermate dei bus: «Lo faremo a settembre, il tempo di realizzare la nuova stazioncina lungo la tramvia in viale Rosselli, davanti agli hotel vicino al Ponte alla Vittoria » . Alla fine alla Lopolda ci resterà il capolinea del 35 per Campi Bisenzio. Forse anche il 30. Per il resto, tutti i bus urbani ed extraurbani che oggi entrano in città dal ponte alla Vittoria si fermeranno dove prima c’era il parcheggio della Scaf. Come quelli che arrivano da Peretola si dovranno fermare in viale Guidoni, al check- point: « Il nuovo parcheggio da 250 posti aprirà a settembre, lì si potrà lasciare la macchina o scendere dal bus e salire sulla tramvia», dice Giorgetti.