La corsa dei prezzi, saliti del 6,7% Inflazione mai così alta dal 1991

 

Vola la spesa per energia e alimentari. Giovedì incontro Draghi-sindacati sugli aumenti

Claudia Voltattorni

 

Roma Una corsa inarrestabile. Più 6,7% in un anno; più 1,2% in un solo mese. L’inflazione in Italia sfiora il 7%. Per trovare un dato così alto bisogna fare un salto indietro di trent’anni quando nel luglio 1991 l’Italia segnò un +6,63%. L’Istat certifica che i prezzi continuano a salire anche in marzo e per il nono mese consecutivo. E sono sempre i beni energetici a trainare l’aumento di tutto il resto: da +45,9% di febbraio, in marzo sono arrivati a +52,9% su base annua. Ma mentre i beni energetici regolamentati nell’ultimo mese sono cresciuti (confermando però quel +94,6% su base annua registrato lo scorso febbraio), sono i non regolamentati – carburanti, combustibili ed energia elettrica nel mercato libero – a salire in un solo mese dell’8,9%, +38,7% rispetto al marzo 2021.

Ma, avverte l’Istat, «tensioni inflazionistiche continuano a diffondersi con la crescita dei prezzi del cosiddetto “carrello della spesa” che accelera di quasi un punto percentuale, portandosi a +5%». Accelerano quasi dell’1% (+0,9%) infatti i prezzi dei beni alimentari (+5,5% in un anno). Cifre che preoccupano aziende e famiglie che temono la corsa, aggravata anche dalla guerra in Ucraina, non sia ancora finita. Un’indagine Federdistribuzione-Ipsos rivela infatti che 9 italiani su 10 interverranno per affrontare il caro prezzi: il 39% taglierà i consumi; il 37% farà meno sprechi; il 32% sceglierà prodotti meno costosi o in promozione. Federdistribuzione fa sapere di «mantenere alto l’impegno per cercare di limitare gli effetti degli aumenti», ma il presidente Alberto Frausin torna a chiedere che «si agisca sulla riduzione temporanea dell’Iva per un paniere di beni essenziali». Mario Resca, presidente Confimprese, chiede il blocco degli aumenti Istat sui canoni di locazione per gli immobili commerciali. Giovedì prossimo, il premier Mario Draghi incontrerà i leader di Cgil, Cisl e Uil per parlare di inflazione e rincaro dei prezzi.

Ma la corsa dell’inflazione spaventa tutti. In Germania ha toccato il 7,3%: mai così alta da dopo la riunificazione. Volata in Spagna: in marzo i prezzi sono schizzati del 9,8%, mai così dal 1985. Numeri più contenuti in Francia invece, dove la crescita è stata «solo» del 4,5%, rispetto al 2021. Rialzi record anche negli Stati Uniti dove l’indice su base annuale è arrivato a +6,4%: per l’economia statunitense il dato più alto dal 1983.

 

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